Presentato con successo Bianca non era a Shatila

In una libreria Colibrì gremita di appassionati lettori l'autrice Mariagrazia Nemour ha presentato a Cuorgnè la sua ultima fatica letteraria: «Bianca non era a Shatila», edito da Atene del Canavese.

Presentato con successo Bianca non era a Shatila
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In una libreria Colibrì gremita di appassionati lettori l'autrice Mariagrazia Nemour ha presentato a Cuorgnè la sua ultima fatica letteraria: «Bianca non era a Shatila», edito da Atene del Canavese.

Il giornalista, Federico Buffa, sostiene che «se la sorte, ti ha dato in dote di essere innamorato di una squadra come il Torino, beh allora avrai la ragionevole certezza che quel tuo amore non sarà mai angustiato dalla monotonia, ma da qualsiasi altra possibile condizione dell'animo, inevitabilmente... si». Lo sa bene il “micidial” cuore granata e apprezzata scrittrice canavesana, Mariagrazia Nemour, che a Cuorgnè in una libreria Colibrì gremita di appassionati lettori ha presentato con successo la sua ultima fatica letteraria: «Bianca non era a Shatila», edito da Atene del Canavese. L’introduzione dell’avvocato Mauro Bianchetti e le suggestive letture del sindaco di Colleretto Castelnuovo, Aldo Querio Gianetto, hanno permesso, come per incanto, a Kais e agli altri personaggi del libro scritto da Nemour di acquistare spessore e trisdimensionalità, trascinando il folto pubblico in un magnifico viaggio alla scoperta di un amore con la «a» maiuscola, della Resistenza (ma quella delle donne), della Seconda Guerra Mondiale in Canavese (ma settant’anni dopo) e di una classica (ma appassionante e coinvolgente) storia di famiglia.

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