Spazi di società ha ospitato lo scrittore canavesano Franco Ferro

Seguita iniziativa letteraria al circolo valperghese che si candida a diventare centro di aggregazione e di incontro per tutte le età.

Spazi di società ha ospitato lo scrittore canavesano Franco Ferro
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Spazi di società, il circolo valperghese si è trasformato in salotto letterario ed ha ospitato ieri sera, venerdì 23 marzo, lo scrittore canavesano, Franco Ferro, autore del romanzo "Villa Kreuze".

Spazi di società

Un centro di aggregazione e di incontro. Ma anche e soprattutto un punto di riferimento importante per iniziative culturali. Si tratta infatti del circolo ricreativo Spazi di società, che ha trovato diritto di cittadinanza a Valperga ridando linfa e vitalità all’ex Società di mutuo soccorso del paese. Venerdì sera, 23 marzo, i locali di via Pierino Grosso hanno indossato i panni di salotto letterario, ospitando la riuscita presentazione di Villa Kreuze. E' l’ultima fatica letteraria di Franco Ferro. Davanti ad una buona cornice di pubblico, l’autore ha quindi dialogato con Luigi Perona. E ha svelato qualcosa in più di un giallo italiano capace di tenere incollati alla pagina sia per la storia narrata che per i personaggi e i posti che lo “abitano”.

Villa Kreuze

Il romanzo presentato a Spazi di società strizza infatti l’occhio a storia e leggenda, mettendo al centro la vicenda del tesoro di Adelaide di Susa, che visse e morì proprio nel piccolo borgo canavesano. La Canischio e il Canavese del dopoguerra, con i loro storici luoghi del cuore come l’albergo Argentino e Cima Mares, sono dunque la suggestiva location di una appassionante avventura con protagonisti un maresciallo dei Carabinieri e un vecchio parroco che cercano di districarsi tra morti misteriose, fughe rocambolesche e intrighi internazionali.  Un continuo crescendo fino all'imprevedibile finale.

Scrittori canavesani alla ribalta

Applausi meritati a Spazi di società a Valperga per Franco Ferro. L'autore nasce proprio a Canischio nel 1955 da una famiglia di contadini che si trasferisce a Torino quando lui ha 7 anni. Laureato in ingegneria, ha lavorato per oltre 35 anni in una multinazionale. Sposato, padre di tre figli. Nel 2008 ha pubblicato il libro “Adelaide”. A legare i due volumi in un ideale minimo comune denominatore le donne delle due copertine: rispettivamente la nonna e la zia di Ferro. “Un grazie doveroso va ai miei genitori e alla mia famiglia che mi hanno supportato e sopportato  in questa avventura letteraria. – ha spiegato Franco Ferro – Non c’è una dedica speciale per il libro. Se non a tutte quelle persone con grandi valori morali ed etici che ho avuto la fortuna di incontrare durante la mia vita”.

Il mito di Adelaide

“Ho in cantiere altri libri. - ha aggiunto Ferro durante la serata a Spazi di società – Sono curioso per natura. La scrittura infatti non è stata una mia passione fin da piccolo, anzi. Sono un ingegnere. Mi piacevano i numeri e a scuola facevo fatica ad arrivare alla terza pagina del tema. E’ cresciuta col tempo insieme alla lettura. Leggo le cose più disparate. Ecco scrivere è un po’ come leggere. Per me vuol dire entrare nella storia e nelle pagine. Posso dire che i personaggi del libro hanno quasi preso vita. Portando il romanzo a sviluppi che originariamente non avevo previsto”.

 

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