Sprar a porte aperte al Martinetti con lo spettacolo teatrale Invisibili

Hanno partecipato i tre Centri di Accoglienza della Valle Sacra, nonché i ragazzi del gruppo «Porta Verta» di Ivrea.

Sprar a porte aperte al Martinetti con lo spettacolo teatrale Invisibili
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Sprar a porte aperte a Castellamonte. In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, il Centro Congressi Martinetti ha ospitato lo spettacolo teatrale "Invisibili".

Sprar a porte aperte

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, il Centro Congressi Martinetti, con la imprescindibile collaborazione dell’Amministrazione Comunale, ha ospitato lo spettacolo teatrale «Invisibili». L’evento, intitolato «Sprar a porte aperte», ha visto riunirsi i tre Centri di Accoglienza della Valle Sacra – Borgiallo, Chiesanuova e Colleretto Castelnuovo. Nonché i ragazzi del gruppo «Porta Verta» di Ivrea costituito da richiedenti asilo ed italiani – che hanno, letteralmente, aperto le danze, grazie ai loro tradizionali suoni, prevalentemente percussionistici.

Invisibili

"Ognuno è qui per portare la propria testimonianza di accoglienza e per ribadire un concetto fondamentale: per noi non siete invisibili!". Con queste incisive parole Annalisa Fontana, coordinatrice Sprar, ha introdotto lo spettacolo. durante l'evento Sprar a porte aperte è interevenuto anche Aldo Querio Gianetto, primo Cittadino di Colleretto Castelnuovo e Presidente dell’Unione Montana Valle Sacra il quale, con un breve discorso, ha portato la platea a riflettere su quanto ci circonda e su come "la nostra Valle Sacra sia una realtà che porta ad innalzare notevolmente la media regionale dell’accoglienza".

Coinvolgenti momenti musicali

Si è giunti, dunque, al momento clou della serata, con l’ingresso sul palco del formatore, educatore, attore e drammaturgo teatrale Mohamed Ba. Si tratta di un uomo di profonda cultura, di origine senegalese. Ma residente ed operante in Italia da circa venti anni. Durante Sprar a porte aperte, attraverso un lungo monologo, carico di pathos, ha affrontato temi profondi e più che mai attuali. Ha saputo farlo in un modo a tratti ironico ed estremamente coinvolgente, volto a raccontarsi e a raccontare le sue origini. Il tutto intervallato da momenti musicali, personalmente interpretati dal vivo, mediante bongo e voce, nella sua lingua d’origine ma anche dalla proiezione di immagini, volte a sottolineare i concetti esposti, incentrati sull’ospitalità, sull’accoglienza, in netta contrapposizione con la fredda crudeltà dimostrata dall’uomo in più occasioni nel corso della storia che ci precede.

Gesti di civiltà

"Accogliete! Non si è mai morti di troppa accoglienza ma si muore doppiamente di troppa indifferenza". Conclude così il suo intervento Mohamed Ba. Parlando quindi di come consideri un gesto di civiltà da parte dell’Amministrazione Castellamontese l’aver accolto questa serata. E pertanto mettendo sotto i riflettori un tema tanto attuale e spinoso: "la migrazione non è un problema ma è un fenomeno. Come tale, necessita di una profonda analisi e di una conseguente altrettanto profonda comprensione".

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