Una simpatica provocazione chiamata... "Tanto talento"

A Ciriè l'iniziativa targata "Robbe & Pilo" e dal "Taurus" si è rivelata ancora una volta riuscita e molto apprezzata da pubblico e artisti

Una simpatica provocazione chiamata... "Tanto talento"
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A Ciriè l'iniziativa targata "Robbe & Pilo" e dal "Taurus" si è rivelata ancora una volta riuscita e molto apprezzata da pubblico e artisti

Quella che potrebbe sembrare a tutti gli effetti una colorita provocazione, denominata "Tanto Talento", rivela in realtà l’esistenza di un evento che, ospitato dal “Taurus” a partire dal 2009, si reitera periodicamente in questo locale ciriacese, attirando numerosi artisti ed aspiranti tali ad esibirsi, mostrando il proprio talento. Roberto Data (in arte “Robbe”, 33 anni, laureato in Discipline Artistiche Musicali e dello Spettacolo) e Paolo Pozzobon (in arte “Pilo”, 34 anni, laureato in Scienze della Formazione Primaria ed insegnante di scuola elementare) insieme danno vita allo scoppiettante duo artistico della zona torinese “Robbe & Pilo”. In occasione della  recente edizione di questo loro esuberante spettacolo, hanno svelato il segreto del successo di questa loro audace iniziativa. ‹‹Tanto Talento nasce da uno spazio serale lasciato accidentalmente libero presso il locale››. Prosegue “Robbe”: ‹‹Era il periodo del boom dei talent ma noi, volendo dare un taglio ironico all’iniziativa e mossi dalla voglia di salire su un palco e di presentare qualcosa per la prima voltainsieme, abbiamo dato a chiunque la possibilità di esibirsi di fronte ad un pubblico, accettando però il rischio – conclude “Pilo” – di ricevere palline di carta in caso di scarso gradimento della performance, diversamente il classico applauso›› e questo divenne il grossolano metro di valutazione per decretare i vincitori della serata. Divenuto il cavallo di battaglia del locale, il duo dà a tutti l'appuntamento al prossimo 10 marzo ‹‹Perché siamo, prima di tutto, un gruppo di amici ed anche i concorrenti che partecipano entrano a far parte della famiglia››. Un aspetto, questo, che i due ragazzi hanno voluto fortemente sottolineare: ‹‹Non si tratta, infatti, di un concorso asettico ma chiunque venga qui, il più delle volte, mantiene i contatti, si ripresenta ed entra a far parte integrante dello show, altresì con le proprie storie, i propri ricordi e sempre cose nuove da raccontare al pubblico, vecchio e nuovo, in un costante scambio di emozioni››.

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