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Fase 2: il mondo dei motori riparte fra difficoltà e iniziative di rilancio

Fase 2: il mondo dei motori riparte fra difficoltà e iniziative di rilancio
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Fase 2: il mondo dei motori riparte dopo il lungo periodo lockdown che di certo ha creato danni economici. Il racconto di Luca Brunetto, fondatore del Motorbike Center.

Fase 2: il mondo dei motori riparte

Il mondo delle due e delle quattro ruote sono stati senza ombra di dubbio profondamente stravolti da quello che è accaduto nei mesi scorsi, a causa del Covid e dalla chiusura di buona parte delle attività commerciali. Adesso, con l'avvicinarsi della bella stagione, cioè quella che i motociclisti considerano il momento migliore per tornare in sella ai loro mezzi e andare a fare delle lunghe «passeggiate», la voglia di dare sfogo alla propria passione aumenta. Anche se vi sono ancora molte incertezze riguardo la possibilità di muoversi liberamente. E proprio questo «blocco» ha finito per ripercuotersi su chi fa delle motociclette il proprio lavoro.

Buona la ripartenza

«Siamo ripartiti da un paio di settimane – racconta Luca Brunetto (nella foto), socio fondatore insieme a Luca Boidi di «Motorbike Center», storico punto di riferimento, in quel di San Giorgio per chi ama il mondo delle moto – e devo dire che la risposta da parte della clientela è stata davvero buona. Stiamo riaprendo le varie parti della nostra attività, anche se siamo consci che il 2020 per noi sarà davvero un anno particolare».

...ma il danno economico c'è

Brunetto non nasconde che i due mesi di chiusura forzata hanno creato un danno economico non indifferente: «Stiamo parlando del periodo nel quale per noi c'è il flusso di lavoro forse più elevato. Inutile farsi illusioni: quanto perso in questi 60 giorni non è possibile recuperarlo da qui alla fine dell’anno. Però restiamo fiduciosi, proprio perché le persone che alla riapertura sono venute da noi rappresentano un bel segnale, che ci dà speranza».

Tante iniziative per il rilancio

Dietro a questo brand c'è anche una storia di quasi tre decenni, che ne fa punto di riferimento per chi ama le moto in Canavese: «Possiamo ritenerci fortunati – prosegue Luca – perché abbiamo pure il pieno sostegno della Honda, “casa madre” che sta mettendo in piedi una serie di iniziative che permettono a noi di lavorare con una certa sicurezza, dando ai nostri clienti una serie di opportunità di acquisto dei prodotti che è davvero unica nel genere, con agevolazioni che faranno sì, a chi vuole acquistare un mezzo, di farlo in maniera del tutto favorevole. In questo modo potremo lavorare con un po' più di serenità». Certo è che questo 2020, anche se ancor lungo da vivere, commercialmente non si chiuderà benissimo. «Dobbiamo pensare che la nostra attività potrà essere a pieno regime, davvero, solo nel 2021. Purtroppo quello che ci sta mettendo in difficoltà più che altro è l'incertezza che si è creata per colpa della poca chiarezza da parte del Governo. Scelte che, nel nostro caso, a volte si sono rivelate inspiegabili, perché forse prese da chi non conosce il mondo delle moto».

 

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