Poste, la Ue boccia la chiusura degli uffici

Una prima grande vittoria per l'Uncem e per tutti coloro che sostenevano fosse ingiustificata la chiusura dei piccoli uffici e la consegna dei giornali a giorni alterni

Poste, la Ue boccia la chiusura degli uffici
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Una prima grande vittoria per l'Uncem e per tutti coloro che sostenevano fosse ingiustificata la chiusura dei piccoli uffici e la consegna dei giornali a giorni alterni

Soddisfazione per l'Uncem e per tutti quegli amministratori che in questi mesi anno lottato contro la chiusura degli uffici postali, soprattutto nei piccoli centri. E' l'Unione Europea a bocciare il piano di smantellamento proposto da Poste Italiane. "Il servizio universale deve continuare a essere fornito nella misura massima, cioè deve almeno comprendere consegna e ritiro per cinque giorni a settimana per ogni cittadino europeo. Inoltre, al fine di soddisfare l’obbligo di servizio universale è importante mantenere ben funzionanti le reti postali, con un numero sufficiente di punti di accesso nelle regioni rurali, remote o scarsamente popolate". È inequivocabile la Risoluzione che il Parlamento europeo ha approvato nei giorni scorsi in merito al servizio postale universale. Una posizione chiarissima, votata a Strasburgo da 541 Europarlamentari. A larga maggioranza l'Assemblea ha messo l'ennesimo paletto contro le riduzioni dei servizi postali, sia legati alla distribuzione della corrispondenza sia ai presidi territoriali, la rete degli uffici. Indicazioni che bocciano senza attenuante alcuna i piani di smantellamento del servizio universale abbozzati qua e là nell’Unione Europea, e certamente quello attuale di Poste Italiane che usa l’etichetta della "flessibilità" per nobilitare un moncone di servizio attivato appena 5 giorni ogni due settimane e con drastica riduzione dei "punti di accesso nelle regioni rurali, remote o scarsamente popolate".

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