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La Mugnaia 2020 dello Storico Carnevale di Ivrea è Paola Gregorutti in Paonessa | FOTO

43 anni, gestisce due studi dentistici, suo padre, Claudio Gregorutti, è stato uno dei fondatori degli Scacchi.

La Mugnaia 2020 dello Storico Carnevale di Ivrea è  Paola Gregorutti in Paonessa | FOTO
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Paola Gregorutti in Paonessa, 43 anni, è la Mugnaia 2020 dello Storico Carnevale di Ivrea.

Mugnaia 2020 dello Storico Carnevale di Ivrea

E’ Paola Gregorutti in Paonessa la Mugnaia 2020 dello Storico Carnevale di Ivrea. Nata sotto «le rosse torri» 43 anni fa, è cresciuta a Cerone, frazione di Strambino. Oggi gestisce due studi dentistici, uno a Caluso ed un altro ad Aosta. Nel tempo libero pratica sport, in particolare andare in bicicletta insieme alla sua famiglia alla scoperta del territorio. Tra i suoi hobby, la lettura soprattutto di romanzi, il suo genere preferito. E poi viaggiare: le sue mete predilette sono le capitali europee tra quelle già visitate Parigi e Madrid. Da 13 anni è tornata a vivere nella «sua» città insieme alla famiglia, il marito Marco Paonessa, laureato in scienze dell’informazione, e i suoi bellissimi figli Nicolò di 10 anni e Filippo di 11.

Il papà fu uno dei fondatori degli Scacchi

Il suo compianto papà, Claudio Gregorutti, è stato uno dei fondatori degli Scacchi, la squadra di aranceri a piedi che tira in piazza Ottinetti. Fu uno dei sedici, come le pedine di una scacchiera appunto, ad iniziare la tradizione del gruppo a «quadretti» (così viene anche chiamata la compagine caratterizzata dalla divisa arancione con i quadri bianco e neri, nonché dal simbolo della «torre»). E, seguendo le «orme» dell’amato papà, ha per anni indossato quella divisa.

Paola è Violetta

Quando mesi fa le è stato chiesto di cingere l’abito dell’eroina della kermesse e interpretare il ruolo della Vezzosa Mugnaia, simbolo di libertà, per lei è stato un sogno incredibile. «Violetta è il simbolo della forza e del coraggio delle donne - ha detto nel corso di un’intervista - nell’affrontare i problemi e superare le difficoltà». Indossarne i «panni» si è tradotto così in una sorta di magia. Quello stesso «incantesimo» che lo Storico Carnevale di Ivrea compie ogni anno un po’ su tutti gli eporediesi nei giorni della festa. «Sono felice di questa opportunità - ha anche commentato - e spero di trasmettere agli eporediesi e alla città l’entusiasmo e la gioia che provo coinvolgendoli nella festa».

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