Protesta contro Mediaset

Cane e De Santis: segnale Mediaset, un episodio grave che danneggia tutto il Piemonte

"E' inaccettabile privare chi sceglie la montagna di un servizio fondamentale come l’informazione"

Cane e De Santis: segnale Mediaset, un episodio grave che danneggia tutto il Piemonte
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Cane e De Santis: segnale Mediaset, un episodio grave che danneggia tutto il Piemonte

Senza parabola niente più tv nei comuni di montagna piemontesi

Continuano le proteste e il “grido di dolore” degli amministratori locali contro lo spegnimento del segnale dei digitale terrestre in molti territori montani del Piemonte. Nei giorni scorsi il sindaco di Ronco, Lorenzo Giacomino, aveva denunciato pubblicamente, con una lettera ai villeggianti, il grave disservizio provocato al territorio con lo spegnimento del segnale Rai, avvenuto qualche mese fa, e quello più recente del segnale Mediaset, comunicato alle amministrazioni dei Comuni di montagna piemontesi da parte della società T.R.L. Spazio, che ha annunciato la disattivazione dei propri segnali negli impianti con pochi utenti. Unica soluzione rimasta al momento ai cittadini di queste zone per vedere la tv: dotarsi a proprie spese di una parabola satellitare.

Episodio grave che coinvolge tutto il Piemonte, comprese la Valle Soana e l’alta Valle Orco

Un fatto molto grave, che ha suscitato anche l’intervento del consigliere regionale Andrea Cane e del sindaco di Ingria, Igor De Santis, vicepresidente di Uncem Piemonte. “Si tratta di un episodio grave che coinvolge tutto il Piemonte, comprese la Valle Soana e l’alta Valle Orco - commenta il responsabile della Lega piemontese per gli Enti locali, Andrea Cane - e che nelle scorse settimane aveva già visto il nostro capogruppo in Regione, Alberto Preioni, muoversi con una lettera per chiedere di riattivare subito la trasmissione del segnale dei canali Mediaset nelle altre aree interne e montane del Piemonte. Siamo molto amareggiati per la decisione che porterà allo spegnimento dei ripetitori Mediaset. Decisione cui ci opporremo in ogni modo”.

“Stiamo lavorando alacremente - prosegue Cane - per dare nuova vita alla montagna piemontese con incentivi per il ripopolamento, per le scuole, per le strutture ricettive e per i servizi ai cittadini. Non accettiamo che qualcuno, sia pure un’azienda privata, decida di privare chi sceglie la montagna di un servizio fondamentale come l’informazione. In questi giorni faremo il punto della situazione con il sempre attento assessore alla Montagna Fabio Carosso e insieme decideremo come attivare il Mise e il Governo, affinché arbitrariamente nessuno possa danneggiare gli abitanti delle Terre Alte togliendo “In questi tempi in cui l’attenzione per le Terre Alte e i borghi è massima - aggiunge Igor De Santis - e sono molte le iniziative e gli sforzi per preservare la residenzialità e incentivarne il ritorno, questa decisione ci lascia perplessi. Il popolo della montagna chiede e necessita di soluzioni per accorciare le distanze dalle città e compensare il divario di servizi. Anche se si tratta di un’azienda privata orientata al business, confido nella sensibilità del gruppo Mediaset, che si è sempre dimostrata attenta alle esigenze dei propri ascoltatori con una profonda etica nelle proprie azioni. Come sindaco di un piccolo Comune e a nome di Uncem, in qualità di vicepresidente, invito i vertici a rivalutare la loro decisione a tutela di quel tessuto di territorio che risulta tremendamente limitato da questo tipo di scelte”.

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