Il caso politico

De Zuanne resta tra i banchi consiliari: bocciata la mozione delle minoranze

Un «gesto eclatante» nato dopo le dure parole di don Marco Ghiazza sui mancati accordi con il Comune

De Zuanne resta tra i banchi consiliari: bocciata la mozione delle minoranze
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De Zuanne resta tra i banchi consiliari: bocciata la mozione delle minoranze

Un inizio insolito...

Un inizio insolito ha segnato il Consiglio comunale di lunedì 7 luglio 2025. L’assemblea è partita regolarmente, ma è stata subito sospesa per convocare una riunione dei capigruppo: bisogna decidere se inserire all’ordine del giorno la mozione urgente presentata dai gruppi di minoranza in merito alla richiesta di dimissioni del presidente del Consiglio comunale Emanuele De Zuanne. Un «gesto eclatante» nato dalla polemica divampata in chiesa dopo le parole del parroco Marco Ghiazza sui mancati accordi con il Comune per i progetti di via Emanuele Filiberto e via Trento. Il clima al Polivalente di via Trieste è teso e carico d’attesa, con un pubblico insolitamente numeroso. Il sindaco Giovanni Panichelli stringe in mano i fogli della mozione, mentre De Zuanne sistema i bigliettini nel portafogli.

L'attacco delle opposizioni

A rompere il ghiaccio, a nome dei gruppi Cambiamo Volpiano, Gente di Volpiano e Centro Destra per Bigliotto, è la consigliera d’opposizione Antonietta Maggisano: «Il presidente De Zuanne è incapace di garantire l’autonomia e l’indipendenza del Consiglio. Per questo gli chiediamo di prendere atto dell’impossibilità di svolgere le funzioni di presidente e di rassegnare le dimissioni». «Che paese è quello dove la politica si fa in chiesa? Volevamo dare al presidente la possibilità di replicare nella sede più consona», interviene la consigliera Monica Camoletto, mentre il consigliere Giuseppe Medaglia sottolinea come in chiesa siano state denunciate le mancate promesse elettorali della maggioranza. «La nostra richiesta di comunicazioni era pura e sobria – precisa la consigliera Mariagrazia Bigliotto – Non possiamo far finta di non aver sentito ciò che ha detto don Marco in chiesa. Quando lei, presidente, viene messo in discussione con parole pesanti, lo siamo tutti noi».

La «difesa» di De Zuanne

La maggioranza si compatta attorno a De Zuanne, parlando di argomentazioni «discutibili e inappropriate». L’assessore Luca Ferrero taglia corto: «Questa mozione non era nemmeno da portare in discussione». Più diretto l’assessore Marco Sciretti: «L’opposizione non è ancora in grado di utilizzare gli strumenti corretti. Attraverso attacchi personali cerca di coprire le proprie lacune». Il sindaco difende apertamente il presidente: «De Zuanne è sempre stato imparziale, trasparente e disponibile». «Non ho mai applicato alcuni punti del regolamento, lasciandovi piena libertà nei vostri interventi», si difende De Zuanne, che alla fine cede alle richieste di replica: «L’Amministrazione ha ricevuto dalla parrocchia una proposta di collaborazione, formalizzata in protocolli d’intesa, su due aree non di proprietà comunale, la quale non si è realizzata prima ancora che il Comune – che non ha speso un euro – potesse fare la sua parte». Dopo oltre un’ora di confronto animato, la mozione viene bocciata con il voto compatto della maggioranza. «Non si può dire che a Volpiano siamo in uno Stato totalitario…», chiosa con ironia il protagonista della serata, De Zuanne.