Rivarolo Canavese

Fabrizio Bertot attacca la maggioranza: «Diciamolo chiaro: l’utilizzo delle biciclette pubbliche a Rivarolo è un fallimento»

«Così evitiamo quella brutta cartolina delle rastrelliere vuote senza bici o se ci sono, sono rotte. Proprio una brutta immagine».

Fabrizio Bertot attacca la maggioranza: «Diciamolo chiaro: l’utilizzo delle biciclette pubbliche a Rivarolo è un fallimento»
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Fabrizio Bertot attacca la maggioranza: «Diciamolo chiaro: l’utilizzo delle biciclette pubbliche a Rivarolo è un fallimento»

Fabrizio Bertot attacca la maggioranza

Tutti quelli che utilizzano il servizio di bike-sharing a Rivarolo alzino la mano. E quanti sono, lo si scoprirà nel prossimo consiglio comunale (presumibilmente a novembre) quando l’assessore competente (o il sindaco) risponderà all’interrogazione che sul tema ha presentato il Gruppo Riparolium.

«L'utilizzo delle biciclette pubbliche a Rivarolo è un fallimento»

«Diciamolo chiaro: l’utilizzo delle biciclette pubbliche a Rivarolo è un fallimento». A parlare così, senza mezzi termini, è il capogruppo Fabrizio Bertot che ha tutte le intenzioni di accendere i riflettori sulla questione. Ancora l’ex sindaco: «Mi chiedo come questa maggioranza non riesca rendersi conto di una cosa che è sotto l’occhio di tutti. Basta vedere i punti di raccolta delle biciclette che ormai non ci sono più, per capire che questo servizio non funziona, anzi, non ha mai funzionato. E da anni nulla è stato fatto, se non rinnovarlo! Che gli stalli siano lì, abbandonati, al proprio destino mi sembra abbastanza palese e mi sembra strano che nessuno della Giunta non noti che quello che è sotto gli occhi di tutti». E ancora. Bertot: «Ho sempre avuto dei dubbi che questo servizi potesse essere funzionale per una realtà dio provincia come la nostra, dove tutti hanno una bicicletta e difficilmente l’affittano o che ci siano gruppi di turisti che fanno la coda per prendere una bike-sharing e fare il giro della città. Succede, questo, magari a Torino, nei grandi centri, ma non certo a Rivarolo: i residenti che si muovono in città su due ruote lo fa con un proprio mezzo».

I costi

Servizio, poi, che ha un costo. «Indiretto - precisa ancora il capogruppo di Riparolium -. Lo definisco così perché quando hanno scritto il bando do gara per l’affidamento della gestione dei parcheggi hanno aggiunto anche che oltre al controllo delle strisce blu, l’azienda avrebbe anche garantito il servizio di bike-sharing. E così facendo ha ristretto il campo dei potenziali concorrenti e va da sé, che più partecipanti ci sono, e più possibilità ho di strappare un prezzo del servizio più vicino ai miei interessi. E’ una legge di mercato. Non a caso, infatti, alla fine era stata soltanto uno la proposta». Poi il punto politico. «E’ del tutto evidente che questa cosa è frutto di una scelta sbagliata». Ma come si può ovviare, ora, arrivati a questo punto? «La Giunta potrebbe rinegoziare, eliminare questo servizio inutilizzato senza andare avanti in taciti rinnovi. E chiederò anche il numero degli abbonati che tanto si conteranno sulle dita di un mano, e sarà la certificazione di un fallimento». Infine. «Così evitiamo quella brutta cartolina delle rastrelliere vuote senza bici o se ci sono, sono rotte. Proprio una brutta immagine».