L'ira di Rostagno, consiglio bloccato e rimandato

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L'ira di Rostagno, consiglio bloccato e rimandato per un vizio di forma: tutti a casa!

L'ira di Rostagno

Se non ha dell'incredibile poco ci manca e l'ira del sindaco Alberto Rostagno, come documenta il video del momento del blocco dei lavori, ne è la testimonianza. D'altronde, dopo quasi 5 mesi di assenza di un Consiglio comunale, l'ultimo risale a fine dicembre 2022, arrivare alla prima seduta del "nuovo" anno senza i documenti in ordine è qualcosa di più di un autogol. E proprio come quando butti la palla nella tua rete e te la prendi con chi, quella palla, poteva calciarla lontano invece di realizzare il punto della vittoria per gli avversari (l'opposizione). Il compagno di squadra in questione, a sentire le parole del capitano della squadra Alberto Rostagno, è il segretario comunale Aldo Maggio che non avrebbe avvisato per tempo la maggioranza (ignara) del rischio a cui stava andando incontro.

La relazione

Ieri sera, giovedì 27 aprile 2023, a sollevare la questione di merito durante la seduta di un consiglio fiume (18 punti all'ordine del giorno) iniziata alle 18.30 è la minoranza a cui i conti non tornano. Poche ore prima dell'inizio del fischio di inizio arriva via mail la relazione dei revisori dei conti su quello che è il documento principe di un'amministrazione: il bilancio. Non solo. Anche la correzione di un capitolo, quello sui crediti di esigibilità il cui totale non cambia, ma "bianchettato" in alcune delle singole cifre che lo compongono. Il tutto con commissioni ad hoc già espletate e con valutazioni politiche fatte senza, appunto, il prezioso documento redatto dai revisori dei conti.

Alle 23, tutti a casa

A quel punto il rischio che la maggioranza approvi la sua "finanziaria" facilmente attaccabile e contestabile al Tar è troppo alta e il sindaco prova a dialogare con la maggioranza chiedendo se è d'accordo ad andare avanti, nonostante l'irregolarità. Ma è Fabrizio Bertot che guida la crociata-contro e replica: "La maggioranza siete voi, la responsabilità è vostra. Decidete voi". Chiaro che è pronto a premere il grilletto. Ed è lì, intorno alle 23, allora che il segretario blocca i lavori e rimanda tutto ad una nuova seduta, forse già martedì sera, per espletare gli atti burocratici: deposito della relazione dei revisori e convocazione di un nuovo consiglio comunale. Solo così il documentano sarà inappuntabile a differenza, invece, se fosse stato messo ai voti ieri sera; la contestazione al Tar sarebbe partita immediatamente.

Tutti a casa

A quel punto non resta all'intera maggioranza raccogliere le proprie cose e lasciare l'aula con le pive nel sacco. Non senza che il sindaco Alberto Rostagno esprima "pubblicamente" al segretario tutto il suo disappunto per una "partita" giocata male: "Che c'era questo problema e che il consiglio non era regolare doveva essermi detto e lo si rimandava". E' stata la sua ultima parola.

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