Il caso

Novaria lascia la presidenza della commissione cultura

Il consigliere di maggioranza: «Assoluto disinteresse per le proposte avanzate per qualificare l’offerta culturale della città, a cominciare dall’ipotesi di creazione di una Fondazione per la cultura»

Novaria lascia la presidenza della commissione cultura
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Novaria lascia la presidenza della commissione cultura del Comune di Rivarolo.

Novaria lascia la presidenza

Il consigliere di maggioranza Guido Novaria non è più a capo della Commissione cultura. Il presidente nominato poco più di un anno fa a dirigere i lavori del gruppo che tra le altre cose dovrebbe discutere anche della sede della nuova biblioteca civica visto che l’attuale, riaperta da poco dopo un mese di riordino di libri e postazioni, ha un bisogno disperato di nuovi metri quadri, perché non c’è più spazio per nulla, ha lasciato l'incarico. E sono dimissioni, quelle di Novara, non accompagnate dalle solite (e a volte stucchevoli) dichiarazioni di circostanze che si rifanno a non precisati impegni di natura personale che nascondono, invece, il reale motivo di determinate scelte. Parla apertamente il consigliere comunale di Rivarolo Guido Novaria nel dire che le sue sono dimissioni «immediate e irrevocabili dimissioni da presidente della Commissione cultura».

Ecco il perché

E poi motiva il perché della scelta. A partire dell’inutilità della commissione stessa nominata con due anni di ritardo rispetto all’insediamento dell’attuale maggioranza e mai coinvolta nelle scelte economiche inserite nel bilancio di previsione». E già questo basterebbe per far capire il clima che aleggia in maggioranza. Poi Novaria aggiunge: «Assoluto disinteresse per le proposte avanzate per qualificare l’offerta culturale della città, a cominciare dall’ipotesi di creazione di una Fondazione per la cultura, archiviata di fatto come una bella suggestione ma troppo costosa». Proposta, questa, che aveva avanzato lo stesso giornalista oggi «prestato» al Consiglio comunale. Idea, quella della fondazione, che proprio dalle colonne de Il Canavese, a suo tempo, ebbe l’endorsement anche dell’ex sindaco e poi vice, Edoardo Gaetano, oggi voce (social) abbastanza critica nei confronti di questa amministrazione, il che, non deve aver giocato a favore.

L'ex Ospedale

E, infine, Novaria nel chiudere il ragionamento del perché delle dimissioni irrevocabili, arriva alla stretta attualità. «La bocciatura dell’ipotesi di riutilizzo dell’ex ospedale in “Ospedale della cultura”, anche qui senza verifiche e confronti con l’intervento ad uso biblioteca del complesso di Villa Vallero». Il riferimento è all’operazione con un gruppo immobiliare rivarolese ha avanzato proprio all’attuale Giunta di recupero degli stabili in via Ospedale, nel cuore della città, e destinare parte di quella struttura ad uso pubblico, ovvero biblioteca e uffici comunali. Proposta, da quanto è possibile leggere tra le parole di Novaria, che la Giunta non sembra voler prendere in considerazione. Chi il Consiglio comunale nominerà al suo posto, lo si saprà alla prima convocazione della Commissione stessa.

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