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Nuovo Piano Regolatore d’Ivrea, Fresc (M5S): "Tutto è fermo da sei mesi"

"Auspichiamo che l’Assessore non temporeggi oltre e decida come proseguire valutando la possibilità di procedere all’individuazione di altre collaborazioni al fine di riprendere il percorso".

Nuovo Piano Regolatore d’Ivrea, Fresc (M5S): "Tutto è fermo da sei mesi"
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Massimo Luigi Fresc, capogruppo M5S in consiglio comunale di Ivrea interviene sul nuovo Piano Regolatore d’Ivrea,: "Tutto è fermo da sei mesi".

Nuovo Piano Regolatore d’Ivrea

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni del capogruppo M5S in consiglio comunale di Ivrea Massimo Fresc in merito al nuovo Piano regolatore della città.

Bocciatura della Regione

"Dispiace constatare che il percorso che dovrebbe portare all’approvazione della Variante Generale al Piano Regolatore si sia completamente fermato dopo le conferenze di co-pianificazione del novembre 2020. I giudizi espressi a novembre dalla Regione sono stati severi: una sostanziale bocciatura al lavoro svolto dall’Assessorato di Michele Cafarelli e dallo studio incaricato di elaborare la Variante.
L’esito deludente delle conferenze di co-pianificazione, dove si è esaminata la Proposta Tecnica del Progetto Preliminare alla Variante Generale al Piano Regolatore, era annunciato, considerata la mancanza di sostanza, le carenze nella documentazione e l’indeterminatezza di alcune sue parti".

Le criticità

"Alcune criticità sono state esposte dal nostro gruppo in diverse sedi e protocollate come osservazioni alla Proposta Tecnica - prosegue Fresc - tra queste: la progettazione svolta ha usato la cartografia datata del vecchio Piano Regolatore che risulta non aggiornata con gli edifici costruiti nel tempo e dalle nuove realizzazioni viarie; la debolezza dell’esame della situazione esistente per mancanza di un sufficiente confronto con associazioni, professionisti e cittadini; la leggerezza delle riflessioni che giustificano alcune scelte operate con la Proposta Tecnica; i documenti preparatori al nuovo Piano regolatore non nominano il turismo nell’elenco delle principali possibilità di sviluppo della città e sono carenti di una visione complessiva delle necessità di questo settore; la scarsa attenzione alla necessità di riqualificare e rendere accessibili la zona collinare dei laghi; l’assenza di una visione realistica delle possibilità di riorganizzazione dell’area mercatale; i progetti presentati non si confrontano con le progettualità di recupero dell’edificio della Serra e della sala La Cupola; la mancanza di riferimenti alla nuova biblioteca che potrebbe diventare, lavorando in sinergia con il museo Garda, luogo di programmazione di mostre e convegni nel cuore".

"Tutto è fermo da sei mesi"

"I severi giudizi della Regione, documentati dagli atti che abbiamo avuto modo di esaminare, avrebbero dovuto spronare l’Amministrazione a riprendere il percorso considerata la mole delle criticità denunciate e considerata l’urgenza di programmare i tempi e le modalità dell’esame delle richieste, proposte e osservazioni relative al Progetto Preliminare protocollate da associazioni, professionisti, forze politiche e cittadini nella ormai lontana estate del 2020.
Nonostante questo lavoro da svolgere e nonostante la fretta di procedere dell’Amministrazione mostrata nella infruttuosa prima parte del percorso, tutto è fermo da sei mesi, non un aggiornamento in Consiglio Comunale dove i Consiglieri avrebbero dovuto essere informati e coinvolti nella discussione".

"Servono risposte"

"Il Consiglio non è stato aggiornato sul processo di co-pianificazione e non è quindi iniziato il dovuto confronto sugli atti e le relazioni elaborati dagli Uffici regionali e comunali relativi al Progetto Preliminare.
È necessario chiedersi per quali motivi tutto sia fermo da mesi e perché l’Assessore non ponga rimedio alla situazione.
In risposta ad una nostra interpellanza risalente al dicembre 2020 l’Assessore indicò problemi relativi al contratto stipulato con i professionisti che sono stati incaricati a elaborare il nuovo Piano Regolatore.
Auspichiamo che l’Assessore non temporeggi oltre e preso atto della inconsistenza del lavoro fin qui svolto e dell’urgenza di procedere, decida come proseguire valutando la possibilità, se le divergenze con i professionisti non si possono superare, di procedere all’individuazione di altre collaborazioni al fine di riprendere il percorso" conclude il capogruppo pentastellato.

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