Ivrea

Piano regolatore, Matteo Chiantore: "I botti finali che non ci piacciono"

"Il fatto che l’amministrazione Sertoli abbia deciso di approvare in Giunta la Proposta Tecnica del Progetto Definitivo alla soglia delle elezioni, costituisce una scorrettezza almeno per due motivi"

Piano regolatore, Matteo Chiantore: "I botti finali che non ci piacciono"
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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato delle liste a sostegno di Matteo Chiantore per le prossime elezioni amministrative di Ivrea, Viviamo Ivrea, Laboratorio Civico Ivrea, Movimento 5 Stelle Ivrea, Partito Democratico Ivrea.

"I botti finali che non ci piacciono"

Un Piano Regolatore è l’espressione di una specifica volontà politica nei confronti dello sviluppo del territorio del Comune su cui il Piano stesso agisce.
È anche l’unico strumento normativo che assume lo statuto di “Legge Comunale” i cui compiti fondamentali sono: la gestione dell’uso del territorio, la regolazione dell’assetto del suolo comunale e la regolazione della rendita fondiaria che si determina in virtù delle scelte urbanistiche ipotizzate dal Piano stesso, con conseguenti ricadute anche fiscali.
Il fatto che l’amministrazione Sertoli, in modo irrispettoso rispetto ad un galateo istituzionale che imporrebbe un atteggiamento completamente diverso, abbia deciso di approvare in Giunta la Proposta Tecnica del Progetto Definitivo alla soglia delle elezioni, costituisce una scorrettezza almeno per due motivi.
Il primo è che le risposte alle osservazioni al piano possano essere state utilizzate in maniera strumentale a fini elettorali a vantaggio della giunta uscente e, soprattutto, perché consegna alla prossima amministrazione un piano sostanzialmente immodificabile costringendola – suo malgrado – a caricarsi dell’onere dell’approvazione finale senza poter incidere in nessun modo sui contenuti e gli obiettivi del piano stesso.
La qualcosa è estremamente scorretta ed esecrabile nel momento in cui la prossima amministrazione - come noi ci auguriamo - avrà un colore diverso dall’attuale e una posizione nei confronti dell’uso del suolo e del futuro della città sicuramente diversa da quella della Giunta Sertoli.
Va rimarcato che le forze di minoranza si sono sempre rese disponibili al dialogo per apportare migliorie alla redigenda variante nell’interesse della città e hanno chiesto formalmente più volte alla maggioranza di non procedere con l’approvazione della variante a tappe forzate in prossimità delle elezioni, ma la richiesta di fairplay istituzionale è miseramente caduta nel vuoto.
Va quindi fatto pesare non il buon esito di una Giunta che porta a casa il PRGC, ma la scorrettezza istituzionale di soggetti oggi sparpagliati in mille liste, ma accomunati dal più ampio spregio delle buone prassi amministrative quanto mai opportune a pochi giorni da una competizione elettorale che vede tra i candidati oltre il Sindaco anche la Vice Sindaca e, soprattutto, l’Assessore all’Urbanistica.

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