A Ivrea la sinistra attacca l'amministrazione comunale su San Savino: "un’offesa del paesaggio urbano"

"Per chi ama Ivrea, si impegna ogni giorno per renderla più bella e vitale, lavora per costruirvi e progettarvi un rilancio che sia all’altezza del riconoscimento Unesco, osservarla in questi giorni è davvero deprimente".

A Ivrea la sinistra attacca l'amministrazione comunale su San Savino: "un’offesa del paesaggio urbano"
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Polemica a Ivrea sull'organizzazione della patronale di San Savino: la coalizione di sinistra attacca l'amministrazione comunale.

La sinistra attacca l'amministrazione comunale

Iniziati mercoledì scorso, 3 luglio 2019, i festeggiamenti per la festa patronale di San Savino a Ivrea è già polemica: con un comunicato la coalizione di sinistra (PD, Libera sinistra per Ivrea, Moderati e Ivrea più bella) critica l'uso considerato smodato della pubblicità rea di aver, secondo le accuse, deturpato il paesaggio cittadino

Le accuse

"In questi giorni, passeggiando per le strade della nostra città, capita di trovarsi immersi in una marea di pubblicità di sponsor della festa patronale di San Savino - scrivono in un comunicato -. Per chi ama Ivrea, si impegna ogni giorno per renderla più bella e vitale, lavora per costruirvi e progettarvi un rilancio che sia all’altezza del riconoscimento Unesco, osservarla in questi giorni è davvero deprimente.
È vero si tratta della Festa Patronale, tradizionalmente configurata come Fiera, ma non possiamo assistere inermi e silenziosi ad un’offesa del paesaggio urbano di questo tipo, francamente molto brutta e caotica.
Le strade e i palazzi del Centro Storico, coperti da supporti e tralicci di ogni tipologia, collocati secondo una logica straripante e un’invadenza eccessiva, fuori misura e di cattivo gusto. Laddove mancano cura e amore nella realizzazione delle cose, i risultati sono di questo tipo. Ma i cittadini che pagano le tasse, hanno il sacrosanto diritto di non assistere a scempi del genere nella loro città.
Per inciso, il Comune quest’anno ha messo a bilancio per la manifestazione ALMENO 45.000 euro di denaro pubblico, QUASI QUATTRO VOLTE TANTO ciò che c’era a budget nelle passate edizioni.
Ci chiediamo, chi ha accordato le autorizzazioni ad occupare in questa maniera smodata gli spazi pubblici? A quanto ammontano le entrate pubblicitarie per questa oscena operazione? Quante di queste entrano nelle casse comunali, quante in quelle degli organizzatori e quanto rimane a beneficio dei cittadini e della festa?
Siamo davanti a uno scempio che dimostra, ancora una volta, l’inadeguatezza di un’amministrazione che, alla qualità e alla bellezza, preferisce forme di espressione più degradanti per tutti, senza lesinare in alcun modo sulle spese e sui costi!

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