Castellamonte

Un mese di stipendio per il rilancio della città

Il sindaco di Castellamonte ha devoluto il suo compenso lordo del mese di luglio al bilancio cittadino, provato dalle manifestazioni estive

Un mese di stipendio per il rilancio della città
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Un mese di stipendio per il rilancio della città: la scelta di Mazza di devolvere il compenso di luglio fa discutere.

Un mese di stipendio per il rilancio della città

Non vuole suscitare clamore il primo cittadino castellamontese Pasquale Mazza con la decisione di devolvere al Comune che guida il suo stipendio di luglio, affinché sia utile alla ripartenza della città.

In consiglio

A darne comunicazione, infatti, non è lui, ma l’assessore al bilancio Patrizia Addis, che nel corso della seduta di consiglio comunale della scorsa settimana ne ha parlato in merito alle variazioni di bilancio, punto che era all’ordine del giorno. Trattandosi di numeri e di gestione economica del comune, non era possibile esimersi da darne comunicazione all’assemblea e, di conseguenza, ai cittadini castellamontesi. Viste le numerose spese affrontate dal Comune di Castellamonte durante l’estate, con l’organizzazione di numerose attività come la Notte Bianca, il sindaco ha deciso di lasciare il suo stipendio di luglio a disposizione delle casse comunali.

A quanto ammonta

Gli emolumenti che percepisce un sindaco di una città della grandezza di Castellamonte, che ha circa diecimila abitanti, corrispondono ad un netto di 738 euro e ad un lordo di 1255 euro: è proprio questa la somma che Mazza ha donato alla collettività rinunciando a ricevere lo stipendio da sindaco che gli spettava.

Iniziative a sfondo sociale e culturale

La quota a cui il sindaco ha rinunciato servirà ad organizzare iniziative a sfondo sociale e culturale. Anche la minoranza, nel corso della seduta consigliare, non ha trovato nulla da ridire sulla scelta del primo cittadino che, ancora una volta, ha dimostrato di mettere il bene della città che amministra davanti a tutto il resto. Si attendono sviluppi successivi da parte degli avversari politici di Mazza.

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