Variante al piano regolatore bocciata a Ivrea: no al nuovo centro commerciale

Il "no" degli enti presenti (e anche assenti) alla conferenza dei servizi.

Variante al piano regolatore bocciata a Ivrea: no al nuovo centro commerciale
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Variante al piano regolatore bocciata a Ivrea: la costruzione di un ipermercato Coop in zona Unesco è giudicato negativamente da tutti gli enti preposti.

Variante al piano regolatore bocciata a Ivrea

Alla conferenza dei servizi dello scorso venerdì 29 marzo convocata dall’amministrazione eporediese sulla variante semplificata al Piano Regolatore di Ivrea grandi assenti sono stati la Regione Piemonte e la Città Metropolitana di Torino. Un'assenza che è nei fatti una bocciatura netta: inviata una lettera ai responsabili del procedimento dove viene indicato come impraticabile il percorso proposto dall'Amministrazione.

Le mosse del M5S

Soddisfazione dal Movimento 5 Stelle eporediese che nelle settimane precedenti aveva inviato una lettera alla Regione Piemonte - Settore Ambiente, Governo e tutela del Territorio, alla Città Metropolitana di Torino - Urbanistica e Co-pianificazione, alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per Ia Città Metropolitana di Torino ed infine al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Segretariato Generale – Servizio I – Coordinamento – Ufficio UNESCO.

La risposta dell'Unesco e degli altri enti

Durante la conferenza i rappresentanti del l'Unesco e della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Torino hanno denunciato forti criticità sulla bontà del progetto relativo al supermercato Ipercoop e la necessità di valutare l'impatto sulle architetture della Olivetti e sui progetti futuri di recupero e riutilizzo del sito Unesco. Gli Enti, presenti alla conferenza, hanno giudicato inadeguata la Variante semplificata e sottolineato la necessità di valutare il progetto all'interno della più ampia progettazione della Variante generale del Piano Regolatore, un lavoro che durerà anni.

Il commento di Massimo Fresc

Un giro di boa, la conferenza dei servizi, una bocciatura per l'amministrazione che ha mostrato debolezza verso le pressioni dei privati che vogliono realizzare l'opera e dimostrato una certa improvvisazione e poca competenza nella risoluzione del problema. Uffici e Amministrazione hanno voluto inspiegabilmente proseguire frettolosamente nonostante la presa di posizione dei cittadini, del settore del commercio, delle forze di minoranza, dell'ambientalismo. Non si è saputo ascoltare e rispondere alle criticità poste dalla città e informare repentinamente Unesco avviando un confronto sul progetto. La fretta ha portato l’amministrazione a schiantarsi contro le posizioni di Regione, Città Metropolitana e Unesco.
In tutta questa vicenda non si è saputo difendere l'interesse comune manifestato da diversi soggetti, la Giunta è sembrata impreparata e accecata dalla pressione dei privati, dalle loro minacce di ricorso.
Continueremo il nostro lavoro di tutela dell'interesse pubblico, alzando ulteriormente la guardia, avendo verificato nei fatti l’inadeguatezza dell’Amministrazione. Nostro compito sarà seguire attivamente i lavori sul nuovo piano regolatore, a difesa dell’interesse comune.

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