Gli italiani non conoscono le etichette degli pneumatici: ecco cosa dice l'indagine

La sicurezza stradale è sempre più all'ordine del giorno, per cui sorprende quanto poco si sappia ancora sugli pneumatici. Nonostante siano elementi fondamentali per il comportamento dinamico di un’auto, la loro scelta resta spesso frettolosa, guidata più dall’abitudine che dall’informazione. Eppure, la tecnologia degli pneumatici si è evoluta quanto quella dei motori: materiali, mescole e sistemi costruttivi sono progettati per influenzare direttamente consumo di carburante, emissioni e tenuta di strada e sono tantissimi i siti che offrono la possibilità di acquistare gomme nuove di qualità, come Euroimport Pneumatici.
Ma la conoscenza di questi aspetti rimane limitata. La vera cartina al tornasole è l’etichetta europea, uno strumento pensato per orientare gli automobilisti, eppure spesso ignorato o mal interpretato. Una recente indagine ha messo in luce questa contraddizione: la maggioranza degli automobilisti italiani non sa leggere né valutare i dati riportati sull’etichetta. Un segnale allarmante che apre la porta a riflessioni più ampie su informazione, abitudini d’acquisto e responsabilità alla guida.
Cosa dice l'indagine
Quando si tratta di acquistare pneumatici, un automobilista su tre in Italia lo fa senza conoscere il significato delle etichette di classificazione. È quanto emerge da un’indagine condotta da Apollo Tyres su un campione di 1.000 conducenti. Ma più che un semplice dato statistico, si tratta di un indicatore culturale: la mancanza di familiarità con informazioni fondamentali come l’aderenza sul bagnato o l’efficienza energetica tradisce un rapporto ancora superficiale con la manutenzione del veicolo.
Solo il 42% riceve spiegazioni da chi vende, sia online che in negozio fisico, nonostante la normativa europea imponga di fornire queste informazioni. Colpisce anche il divario tra uomini e donne: il 52% dei primi afferma di conoscere le etichette, contro appena il 30% delle seconde. Eppure il 74% degli intervistati ammette che, se meglio informato, farebbe scelte diverse. Un’occasione mancata, che pesa su sicurezza, consumi e responsabilità stradale.
Cosa racconta davvero l’etichetta di uno pneumatico
Introdotta per rendere trasparente una scelta tecnica spesso lasciata al caso, l’etichetta europea degli pneumatici è uno strumento di lettura rapida, ma ancora ampiamente incompreso. I suoi tre parametri principali – efficienza energetica, aderenza sul bagnato e rumorosità esterna – non sono semplici icone da catalogo, ma sintesi di test tecnici standardizzati, pensati per guidare scelte più razionali.
La scala va dalla classe A (massima prestazione) alla E, e ogni variazione incide concretamente su consumi, sicurezza e impatto acustico. In particolare, la frenata su fondo bagnato distingue prodotti economici da soluzioni tecnologicamente avanzate. Dal 2021, l’etichetta è stata arricchita con un QR code, il simbolo del pneumatico invernale e quello dell’aderenza su ghiaccio, per facilitare il confronto tra modelli anche su base stagionale. Un linguaggio universale, che però resta in gran parte ignorato: segno che l’alfabetizzazione tecnica del consumatore è ancora lontana dall’essere completa.
Come scegliere gli pneumatici in modo consapevole
Ogni vettura, ogni stile di guida e ogni condizione climatica richiedono una risposta tecnica precisa. Eppure, la confusione tra modelli estivi, invernali e quattro stagioni è ancora diffusa, alimentata da scarsa informazione e logiche commerciali. I pneumatici estivi garantiscono performance ottimali su asfalto asciutto e bagnato quando le temperature superano i 7 °C, mentre quelli invernali, riconoscibili dalle sigle M+S e 3PMSF, sono progettati per mantenere aderenza e flessibilità al freddo. I quattro stagioni, invece, rappresentano un compromesso: validi per chi percorre pochi chilometri e vive in aree dal clima mite, ma meno performanti in condizioni estreme.
Al di là della tipologia, fondamentale è saper leggere la spalla dello pneumatico: lì si trovano le informazioni cruciali su larghezza, rapporto d’aspetto, diametro, indice di carico e codice di velocità. Ignorarle può portare a scelte non conformi alle specifiche del libretto di circolazione. Infine, la manutenzione incide quanto la scelta: pressione, battistrada, rotazione e allineamento vanno controllati con regolarità.