Pagamenti tracciabili: ecco cosa fare per avere le detrazioni fiscali

Pagamenti tracciabili: ecco cosa fare per avere le detrazioni fiscali
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Come sicuramente già saprai, dal 2020 per avere accesso alle detrazioni fiscali è in vigore l’obbligo di utilizzare mezzi di pagamento tracciabili. In tal senso facciamo riferimento a bonifici, bancari o postali, carte di credito o di debito o assegni. 

Parlando di obbligatorietà dei pagamenti tracciabili per avere accesso alla detrazione: a quali pagamenti facciamo riferimento? Stiamo parlando delle spese sanitarie e degli altri oneri dall’art. 15 del DPR 917/1986 (TUIR) che prevedono una detrazione IRPEF del 19%. 

Ovviamente esistono alcune eccezioni e, di conseguenza, abbiamo deciso di approfondire la questione in modo che ti possa essere tutto chiaro. 

Vuoi scoprire cosa devi fare per avere accesso alle detrazioni fiscali? Allora sei capitato sull’articolo giusto. 

Detrazioni fiscali: ecco cos’è cambiato da gennaio 2020

Come abbiamo anticipato nell’introduzione, a partire dal 1° gennaio è cambiata la normativa per quanto riguarda le detrazioni fiscali delle spese mediche *. Infatti, per poter fruire della detrazione del 19% di IRPEF, è necessario pagare le prestazioni con un mezzo di pagamento tracciabile. 

Quali sono i sistemi di pagamento riconosciuti? Facciamo riferimento a:

  • Pagamenti con il POS, quindi bancomat o carta di credito o di debito
  • Assegni
  • Bonifici diretti sul conto corrente 
  • Sistemi di pagamento digitale, come PayPal

Serve la ricevuta per detrarre le spese in sede di dichiarazione dei redditi?

Una delle domande che sorge sempre spontanea in coloro che vogliono capire come scaricare le spese mediche è “Devo conservare scontrini e ricevute delle prestazioni?”. 

Ebbene, fino a qualche mese la fa la risposta sarebbe stata affermativa, ma c’è un’importante novità. 

Con la conversione in legge del Dl Semplificazioni, è stato cancellato l’obbligo di conservazione degli scontrini per la detrazione delle spese mediche. 

Per quale motivo? Secondo quanto afferma la norma, visto che i medici comunicano le spese sanitarie al Sistema Tessera Sanitaria, indicando le informazioni di ogni singolo paziente, non è necessario che vengano conservati gli scontrini. 

Invece, se hai acquistato medicinali detraibili in farmacia, per portarli in detrazione dovrai essere in possesso del cosiddetto “scontrino parlante”, ossia un documento che riporta al suo interno anche il codice fiscale del paziente al quale è stato prescritto il medicinale. 

Ebbene, solo attraverso questo documento potrai godere della detrazione IRPEF del 19%. 

Quando entrano in vigore le nuove misure per la detrazione fiscale?

Ora che abbiamo scoperto concretamente quali sono le novità per la detrazione fiscale, dobbiamo ricordare che non saranno valide per la dichiarazione dei redditi di quest’anno, quindi del 2022 sul 2021. 

Infatti, le novità avranno validità a partire dal prossimo anno, quindi sulla dichiarazione dei redditi del 2023 sul 2022. 

Pertanto, nel corso di quest’anno si applicheranno ancora le vecchie regole, che richiedono di essere in possesso degli scontrini e delle fatture per ottenere la detrazione fiscale del 19% sull’IRPEF. 

Ti consigliamo sempre di consultarti con un esperto fiscale per essere certo di procedere nel modo giusto. Ad esempio, Fiscozen ti offre una consulenza gratuita e senza impegno con un consulente fiscale, in modo da farti capire come devi procedere per la detrazione delle spese mediche.

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