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Consiglio comunale aperto a Cuorgnè per il futuro dell'Ospedale, Scarpetta: "Implementare i servizi"

Il direttore generale dell'Asl To4 : "Lo studio parla di "esternalizzazione", non di privatizzazione. Ho chiesto degli approfondimenti"

Consiglio comunale aperto a Cuorgnè per il futuro dell'Ospedale, Scarpetta: "Implementare i servizi"
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Consiglio comunale aperto a Cuorgnè per il futuro dell'Ospedale, Scarpetta: "Implementare i servizi".

Consiglio comunale aperto a Cuorgnè per il futuro dell'Ospedale

Molto partecipato il consiglio comunale aperto convocato a Cuorgnè per discutere dell’Ospedale, con la presenza di molti amministratori di paesi del territorio, sindacati e associazioni. La riunione è iniziata con l’introduzione della Sindaco Giovanna Cresto che ha fatto un "riassunto" di quanto è successo intorno al tema "ospedale" e "pronto soccorso" da un anno a questa parte, con le varie interlocuzione avvenute tra Amministrazione comunale e Regionale e Azienda sanitaria.
La Sindaco si è poi soffermata nello spiegare l’ormai famoso studio della AGM Project Consulting che sembra prospettare una futuro privato per il nosocomio cuorgnatese. «Noto poi che siamo diventati "Courgnè"… viene il dubbio che chi ha fatto lo studio nemmeno sappia dove siamo!». «Dal momento che lo studio è stato commissionato dalla Regione - ha proseguito la prima cittadina - al Consiglio Comunale aperto, convocato su richiesta dei consiglieri di minoranza, era stato invitato l’Assessore regionale alla Salute Luigi Icardi, che però ha declinato considerando inutile la convocazione».
Cresto ha quindi terminato il suo intervento con un avviso ai partecipanti: «Se siete venuti qui sperando in risposte, mi spiace ma non ne avrete. Qui ci faremo tante domande. Ma spero che da qui si esca compatti per cercare, insieme, di mantenere i servizi esistenti, senza i quali il territorio risulterebbe impoverito e meno attrattivo per la gente che vi vuole abitare».

Scarpetta: «"esternalizzazione", non privatizzazione»

A prendere subito dopo la parola è stato il Direttore Generale dell’Asl TO 4 Stefano Scarpetta: «Probabilmente non riuscirò a darvi delle risposte, ma essendo il direttore dell’Azienda trovo giusto essere qui e metterci la faccia».
Scarpetta ha quindi evidenziato come il documento pubblico sia formato da slide, che per loro natura sono sintetiche e che hanno la necessità di una spiegazione. «L’ho analizzato, ho chiesto degli approfondimenti e dirò quello che io ritengo di aver capito. Ormai è agosto e non è subito possibile, ma mi adopererò per organizzare un incontro con gli estensori dello studio perché lo illustrino loro al meglio».
Dopo aver precisato che lo studio è stato finanziato da un ente privato, non quindi la Regione né tanto meno l’Asl, Scarpetta è andato dritto al punto che più ha sollevato timori: il rischio privatizzazione. «In realtà lo studio parla di "esternalizzazione", non di privatizzazione. Per esempio il PPI, il Punto di Primo Intervento è esternalizzato per la parte medica, mentre quella infermieristica è formata da risorse interne e la direzione è del primario del Pronto Soccorso di Ivrea».

Riccardo Tessarini: «l’inizio della privatizzazione»

Una precisazione semantica che però non ha convinto molto la platea, a partire dall’oratore successivo, Riccardo Tessarini del Comitato in Difesa della Sanità Pubblica Alto Canavese per la riapertura del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cuorgné: «È solo un giocare con le parole… l’esperienza ci dice che l’esternalizzazione è l’inizio della privatizzazione».

«Più servizi»

Scarpetta, da parte sua, ha invece sostenuto che lo studio parla di «Ipotesi implementative dei servizi. Non si mette in discussione quello che già c’è. Io almeno l’ho letta così». In pratica si ipotizzerebbe una collaborazione col privato per aumentare i servizi presenti, non in sostituzione del pubblico.
Il Direttore Asl ha colto l’occasione per fare un bilancio dell’Ospedale di Cuorgné e del PPI. «Le attività ambulatoriali e chirurgiche sono in aumento non solo rispetto allo scorso anno, ma anche al 2019. Per il PPI ci siamo ormai attestati a una trentina di passaggi al giorno. Stiamo lavorando per cercare risorse per far sì che possa operare 24 ore al giorno».
Scarpetta ha anche riferito di aver parlato con il Presidente della Regione Alberto Cirio, facendogli presenti i timori che vi sono sul territorio. «Le sue parole sono state che "lo studio non è vincolante».

Il Consiglio Comunale aperto è quindi continuato con interventi di Sindacati, ammininistratori e cittadini.

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