Covid e scuola, le classi le vorremmo così

Covid e scuola, le classi le vorremmo così
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Covid e scuola ecco gli alunni di Forno come vorrebbero che fosse la loro prossima aula.

Covid e scuola il progetto

La scuola, in questi mesi, come ben sappiamo è stata letteralmente sconvolta da quanto accaduto per colpa del Coronavirus. Aule vuote, lezioni a distanza, polemiche e discussioni. Questo non toglie che i ragazzi e le ragazze che la frequentano siano comunque stati bravi a superare non poche difficoltà, impegnandosi sia nel seguire il programma che nel raggiungere i risultati desiderati. In più, molte realtà si sono pure impegnate in alcune interessanti iniziative. Ad esempio i ragazzi della Seconda media classe C dell’istituto comprensivo di Forno sono stati protagonisti del progetto «Realizza la tua classe ideale», promosso da CampuStore e Gam.

Gara di like

Rivolto alle istituzioni scolastiche pubbliche italiane, dalla scuola d’infanzia alla secondaria di secondo grado, l’idea era quella di chiedere agli studenti come vorrebbero vedere la loro classe, al rientro a scuola a settembre, chiedendo loro di disegnarla a proprio piacimento. «Attraverso un “form” apposito sono state caricate immagini e disegni realizzati dei nostri studenti - spiegano dalla scuola fornese - Le persone hanno quindi potuto sino a lunedì 15 votare il lavoro preferito, attraverso i “like” lasciati sulla pagina social del progetto. Adesso siamo in attesa dei conteggi finali per scoprire chi avrà vinto».

Didattica a distanza

Il premio consiste nel veder realizzata la propria classe ideale, con gli organizzatori dell’evento che metteranno a disposizione, gratuitamente, le soluzioni d’arredo e tecnologiche innovative per rinnovare un’aula dell’istituto e creare così uno spazio d’apprendimento all’avanguardia. «Il lavoro portato avanti dai nostri ragazzi è stato gestito in modalità “dad” (ovvero attraverso la didattica a distanza, ndr) ed importantissimo è stata l’opera di coordinamento che è stata svolta dalle professoresse Carla Recrosio e Silvia Vacca, che hanno seguito i ragazzi impegnati in questo bellissimo progetto».

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