Ciriè

Parte dal Medioevo la mappatura e ricerca storica dei sei allievi dell’istituto «Tommaso D’Oria»

Alla 5ª conferenza nazionale dell'Associazione italiana di Public History che si è svolta a Firenze

Parte dal Medioevo la mappatura e ricerca storica dei sei allievi dell’istituto «Tommaso D’Oria»
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Parte dal Medioevo la mappatura e ricerca storica dei sei allievi dell’istituto «Tommaso D’Oria».

Mappatura e ricerca storica per sei allievi dell’istituto «Tommaso D’Oria»

L'istituto superiore Tommaso D'Oria si distingue anche nell'uso delle nuove tecnologie. La classe 3AEE (acronimo d'Istituto tecnico tecnologico per elettronica e elettrotecnica) ha svolto un lavori di mappatura della zona del Ciriacese e Basso Canavese. I sei studenti, insieme ai loro insegnanti, hanno partecipato, lo scorso mese di giugno, alla quinta conferenza nazionale dell'Associazione italiana di Public History che si è svolta a Firenze, presentando il loro lavoro di mappatura digitale di comunità.

Pubblicazione

L'attività sarà pubblicata sul sito dell'AIPH e di Indire, la più grande piattaforma italiana per l'innovazione didattica. I relatori erano la professoressa Giuliana Lonardi; gli allievi Marco Baima, Pietro Castagneri, Marco Falchero, Sergio Geninatti Neni, Matteo Pitton e Alberto Venturi.

La ricerca

La ricerca è consistita nella produzione di otto slide nel quale si è cercato di spiegare qual è il contesto in cui è situata la scuola. I giovanissimi hanno scoperto che nel Medioevo il Ciriacese era una zona di confine situata, intorno all'anno Mille, nella Marca d'Ivrea, mentre nel 1300 apparteneva ai marchesi Monferrato. Il web ha aiutato pochissimo i ragazzi, i quali hanno dovuto ricercare nelle biblioteche di zona degli studi specifici con testimonianze orali di coloro che hanno studiato la storia di quel periodo, povero di fonti. I materiali sono stati integrati con foto e video girati dagli allievi nei luoghi indicati. Quindi si è riportato ogni cosa scoperta in un documento congiunto. Si sono quindi raggiunte le competenze richieste dall'Europa con una serie precisa di attività: applicare le conoscenze apprese sull'età medievale e la prima età moderna al contesto locale; individuare nella cultura locale credenze e tradizioni; acquisire le procedure, le metodologie e gli strumenti della ricerca storica; gestire la complessità nell'organizzare e coordinare attività di vario tipo, anche interagendo con soggetti istituzionali e privati del territorio; integrare fonti diverse con la produzione di scritti, fotografie e riprese e rielaborare criticamente i contenuti a disposizione. Infine esercitare lo storytelling digitale.

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