Ozegna

La Madonna del Bosco pronta a celebrare i 400 anni

Nei mesi di maggio e giugno saranno organizzate una serie di iniziative a cura dell’associazione ‘L Gavasun

La Madonna del Bosco pronta a celebrare i 400 anni
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La Madonna del Bosco, storico santuario di Ozegna, celebrerà l'anniversario per i 400 anni dalla sua fondazione tra i mesi di maggio e giugno.

La Madonna del Bosco

La comunità ozegnese è pronta a festeggiare il quattrocentesimo anniversario dalla fondazione del santuario della Madonna del Bosco nei mesi di maggio e giugno. Dichiara Enzo Morozzo, referente de 'L Gavasun: «La chiesa, in stile barocco piemontese, è molto interessante anche sotto il profilo artistico. Quindi è stata recentemente inserita nelle Giornata Fai di Primavera attirando più di 670 visitatori. Proprio per ricordare i fatti prodigiosi da cui ha avuto origine, rinnovare il suo richiamo in capo spirituale e valorizzarlo sotto l’aspetto culturale, in occasione del 400° centenario si è organizzata una serie di manifestazioni, sia in campo religioso sia culturale che hanno già preso avvio nei mesi passati ma che saranno particolarmente intense a partire dal mese di maggio appena iniziato e che culmineranno nella settimana del 21 giugno prossimo».

La storia del santuario

La costruzione è avvenuta a seguito dell'apparizione della Madre di Gesù, il 21 giugno del 1623, a un ragazzo adolescente che da parecchi mesi, in seguito ad un “accidente”, come riportato in una testimonianza rilasciata da testimoni all’epoca, aveva perso la capacità di parlare. In seguito ad una duplice visione della Madonna recuperò l’uso della parola, prima per un brevissimo tempo, e poi dopo aver compiuto un pellegrinaggio al Santuario di Oropa in modo definitivo. Dopo che la Curia eporediese, fatti gli accertamenti per appurare che non si trattasse di una simulazione, diede l’autorizzazione, si procedette alla edificazione di un santuario e di un convento affidando l’intero complesso ad una comunità di Francescani che lì rimasero fino al 1802, quando, in seguito alle ordinanze napoleoniche, gli ordini religiosi vennero sciolti e i lori beni venduti ai privati. Il convento venne trasformato in cascina e il santuario rimase chiuso fino alla fine del 1800 quando il pievano don Lorenzo Coriasso lo riacquistò e lo riaprì al culto. Da subito divenne un centro di spiritualità, e rimane tutt’ora, non solo per gli Ozegnesi ma anche per gli abitanti dei paesi del circondario anche se molti lo conoscono solo di nome ma non lo hanno mai visitato.

L'anniversario

Le celebrazioni, a cura dell'associazione culturale 'La Gavasun, sono incominciate a inizio anno con l'istituzione del concorso letterario nazionale “La Parola Ritrovata”, la cui premiazione si terrà sabato 27 maggio, alle ore 15, al Palazzetto dello Sport. Si è proseguito con la presentazione del romanzo a fine marzo per, poi, allestire l'incontro del 12 maggio durante il quale si è parlato di un libro sugli ex voto del santuario, a cura di Massimo e Donatella Prata. Gli appuntamenti di maggio sono i seguenti. Domenica 21, alle 16, arrivo della cicloturistica Fiab nel piazzale del santuario e visita culturale. Venerdì 26, alle 20, ci sarà il primo pellegrinaggio in uno dei santuari mariani della zona. Si termina domenica 28, alle 14, con l'iniziativa “Troviamoci al santuario” a cui sono invitati tutti bambini della scuola primaria di Ozegna per un momento curato dai rappresentanti dei genitori.

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