previsto in estate

Si lavora all'edizione 2020 de «I suoni del Gran Paradiso»

Si lavora all'edizione 2020 de «I suoni del Gran Paradiso»
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Nonostante il periodo difficile si lavora all'edizione 2020 de «I suoni del Gran Paradiso» il cui futuro rimane comunque incerto a causa delle restrizioni dovute alla pandemia Coronavirus.

Un periodo difficile

Il periodo è senza dubbio delicato e difficile. L’emergenza che stiamo vivendo sta di fatto limitando (come è giusto che sia...) non solo il normale corso della vita. Finisce anche per influenzare tutta quella sfera che riguarda il divertimento, la cultura ed il partecipare ad eventi che ci arricchiscano sotto vari aspetti. C’è però chi già guarda avanti e con tanta fiducia all’opera atta a garantire nei prossimi mesi iniziative ed eventi che regalino serenità ed allegria. Ma anche che riportino la gente a vivere il territorio del Canavese e in particolare la montagna.

«I suoni del Gran Paradiso»

In questa ottica il comitato organizzatori di «I suoni del Gran Paradiso» è alle prese con la programmazione della rassegna che si terrà a Ceresole Reale la prossima estate. L’Associazione Amici del Gran Paradiso è attiva affinché la kermesse torni anche nel 2020: «Questi erano giorni di contatti decisivi, non solo con gli artisti partecipanti alla rassegna, ma anche con gli sponsor, pubblici e privati, che l’avrebbero sostenuta economicamente» dicono gli ideatori della manifestazione incentrata sulla musica classica. Un modo questo per vedere all’opera piccole formazioni, che si esibiranno nei pressi dei rifugi del versante sud del Parco: «Dopo aver percorso alcuni tratti di facili sentieri, a ridosso dei rifugi sono previsti i concerti che hanno lo scopo di unire due anniversari che si ricordano nel 2020. Da una parte i 250 anni della nascita di Beethoven, dall’altra i due secoli dalla nascita di Vittorio Emanuele II, il re d’Italia che fece costruire le celebri mulattiere di caccia».

Futuro incerto

Saranno i rifugi Jervis, Ballotta e Città di Chivasso, Cà Bianca (dove prenderà il via l’iniziativa), nonché il Pala Mila che sorge a due passi dal lago ceresolino (nella foto, nel quale è in programma invece l’esibizione d’epilogo) a fare da sfondo alle varie esibizioni. «Per ora la macchina organizzativa è ancora al lavoro, ma tutto dipenderà dall’evoluzione dei contagi nel prossimo futuro» concludono i responsabili della rassegna.

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