Problema dossi a Leini: sicurezza contro quiete pubblica
Per alcuni i rialzi sono necessari a limitare la velocità delle auto, per altri provocano rumore eccessivo anche di notte
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Problema dossi a Leini, è dibattito dopo la rimozione dei dissuasori in viale Italia: per alcuni i rialzi sono necessari a limitare la velocità delle auto, per altri provocano rumore eccessivo anche di notte.
Problema dossi a Leini
Strumenti utili a tutelare la salute dei pedoni o disturbatori della quiete pubblica? Negli ultimi anni, i dossi rallentatori del traffico sono stati adottati da molte amministrazioni comunali come strumento per ridurre la velocità dei veicoli e aumentare la sicurezza stradale. Tuttavia, il dibattito sulla loro efficacia e sugli effetti collaterali che comportano non si placa. Il caso di viale Italia, con la recente rimozione dei dossi, ha riportato il tema sotto i riflettori, con cittadini divisi tra chi li considera un presidio fondamentale per la sicurezza e chi invece li reputa inutili e fonte di rumore e disagio. La funzione principale dei dossi rallentatori dovrebbe essere quella di costringere gli automobilisti a ridurre la velocità, soprattutto in prossimità di zone sensibili come scuole, ospedali e attraversamenti pedonali. Diverse ricerche confermano che proprio la presenza di questi dispositivi riduce il rischio di incidenti, in particolare quelli che coinvolgono i pedoni.
Metti e togli
Per questa ragione, tra il 2018 e il 2019 l’amministrazione guidata dall’ex-sindaco, oggi presidente del consiglio comunale, Gabriella Leone aveva approvato il progetto di messa in sicurezza di viale Italia con la posa dei dossi. Proprio quei dossi che oggi il primo cittadino Luca Torella ha fatto rimuovere a seguito di una petizione di alcuni residenti contro il rumore provocato dai veicoli che li superano. Petizione sulla quale l’ex-sindaco Renato Pittalis aveva preso tempo, nell’intento di trovare un’alternativa efficace, senza però diminuire la sicurezza di quel tratto di strada parecchio pericoloso e dove vi erano stati due investimenti di pedoni finiti in ospedale con fratture e contusioni varie. Ma se, come detto, da un lato i dossi rallentatori riducono la velocità, dall’altro creano problemi di altra natura. La loro presenza genera un aumento del rumore, specialmente nelle ore notturne, quando i veicoli pesanti li attraversano, provocando vibrazioni e disturbo ai residenti. Alcuni studi evidenziano anche che i dossi possono causare danni ai veicoli, aumentando l’usura di ammortizzatori, fari e cerchi. La decisione della nuova amministrazione comunale di rimuoverli da viale Italia, ha però aperto il dibattito sulla necessità di adottare soluzioni alternative per garantire comunque la sicurezza stradale senza causare disagi ai residenti. Le strisce gialle disegnate in quel tratto di strada al posto dei dossi, nei pressi dei passaggi pedonali, non paiono infatti essere capaci a persuadere gli automobilisti a rispettare i limiti.
Quali alternative
Quali potrebbero le soluzioni alternative? Se in alcuni casi, l’installazione di rotonde potrebbe essere una valida alternativa, nei rettilinei dove non è possibile introdurle, come nel caso di viale Italia, le opzioni si riducono. Alcune città hanno sperimentato con successo l’uso di dissuasori ottici e segnaletica luminosa avanzata per indurre gli automobilisti a moderare la velocità. Anche i sistemi di controllo elettronico della velocità possono essere un deterrente efficace. La semplice segnaletica orizzontale sembra invece essere un’alternativa poco efficace. In città comunque, il dibattito è aperto e qualunque sarà la soluzione che sarà individuata, l’obiettivo primario rimarrà il garantire la sicurezza dei pedoni senza per questo compromettere la qualità della vita dei cittadini.