Contro inciviltà, teppismo e furti a San Benigno c’è chi invoca persino le «ronde»
Ma un anno fa un gruppo di vigilanza era già stato creato, per poi... «sparire»

Contro inciviltà, teppismo e furti a San Benigno c’è chi invoca persino le «ronde». Ma un anno fa un gruppo di vigilanza era già stato creato, per poi... sparire.
Inciviltà, teppismo e furti a San Benigno
Dopo una serie di fatti spiacevoli che si sono verificati, uno dopo l’altro, nelle ultime settimane a San Benigno (episodi di bullismo e giocattoli rubati ai campetti, il furto in pieno giorno di un’auto parcheggiata in centro di fianco alla chiesa...), il tema sicurezza è tornato di grande attualità e oggetto di dibattito sulla piazza social ma anche in quelle “reali”.
Padroni dei cani incivili
Se poi a questi avvenimenti si aggiungono problematiche più “sistemiche”, come il mancato rispetto del decoro urbano da parte di proprietari di cani sporcaccioni che lasciano le deiezioni dei propri animali in giro per il paese (argomento sul quale è in corso una campagna di sensibilizzazione su iniziativa dell’Associazione Commercianti), ma anche il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e varie altre forme di inciviltà, si capisce come molti cittadini abbiano la percezione che il livello di “vivibilità” di San Benigno non sia tra i più alti.
Le ronde
E c’è anche chi a fronte di tutti i problemi invoca soluzioni drastiche come l’organizzazione di vere e proprie “ronde”. Un’utente, su un gruppo facebook di comunicazioni tra sanbenignesi, ha per esempio scritto che sarebbe opportuno «qualche sforzo in più da parte di tutti. Vigilare sulle zone dove si verificano questi brutti episodi, multare chi sporca, organizzarsi tra cittadini e rendere sicure le zone per bambini e ragazzi che devono poter uscire e devono farlo rispettando ambiente e persone. In molti paesi ormai ci sono gruppi di vigilanza di quartiere che sono ottimi deterrenti».
Iniziativa già lanciata
Ora, a chi segue con costanza la vita pubblica sanbenignese, leggendo tale proposta non può non tornare alla mente che, circa un anno fa, in paese un’iniziativa di questo tipo era già stata lanciata. Si trattava, in quel caso, di un gruppo di volontari che si era assunto il compito di vigilare sui campetti di via Salvo d’Acquisto (più volte oggetto di atti vandalici) al fine di promuovere il rispetto del regolamento e impedire eventuali comportamenti scorretti o dannosi per la pubblica proprietà. Il progetto era partito con le migliori intenzioni, presentato anche dall’Amministrazione comunale, ma a distanza di un anno sembra sia stato interrotto a tempo indeterminato. Nemmeno il sindaco Alberto Graffino ne ha più saputo nulla: «Non sono più stato messo al corrente in merito ad attività da parte del gruppo», riferisce.
Il primo cittadino, in ogni caso, si mostra consapevole delle criticità esistenti pur tendendo a ridimensionarli, stigmatizzando i toni allarmistici spesso utilizzati sui social, e ribadendo un concetto più volte espresso dall’Amministrazione comunale: «Non è lanciando proclami o fomentando polemiche online che si risolvono i problemi».