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Con un atto d’amore salva la vita al marito

La toccante storia di Graziana Cordera  e  Mauro Cignetti

Con un atto d’amore salva la vita al marito
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Con un atto d’amore salva la vita al marito, la toccante storia di Graziana Cordera  e  Mauro Cignetti.

Con un atto d’amore salva la vita al marito

Amore è donare. Nessuna frase sembra più azzeccata per raccontare la storia di Graziana Cordera e Mauro Cignetti. Poco più di un mese fa Mauro è «rinato» grazie alla generosità, all'altruismo e all'amore di sua moglie che ha deciso di donargli un suo rene per permettergli di continuare a vivere. Mauro ha 60 anni, Graziana 56, si sono conosciuti quando erano ragazzini. Passavano gli anni, mentre tutte le altre coppiette, si prendevano poi si lasciavano, loro imperterriti continuavano la loro storia d'amore.

La malattia

Nel 1984 però a Mauro viene diagnosticata una patologia nefrologica molto seria: «All'inizio – racconta Mauro – pensavano si trattasse di leucemia, appena 2 anni prima avevamo perso mio papà, giovanissimo, a causa di un ictus, quindi in famiglia c'è stato un crollo. Hanno poi scoperto che si trattava di una rara forma di nefrite che in due, tre anni porta alla dialisi. Ogni quattro  andavo in ospedale a fare dei cicli con cortisone».

Il matrimonio

Mauro si sentiva in colpa nei confronti di Graziana, non voleva che facesse la vita da infermiera, ma lei non ha mai mollato. Ha sempre creduto che l'amore per quel ragazzo fosse superiore a qualsiasi avversità. E  così decisero di unirsi in matrimonio.

L'aggravamento di Mauro e la donazione

La malattia di Mauro però non dà tregua, torna ancora più aggressiva: «Dopo il Covid – continua Mauro – qualcosa è andato storto, la malattia ha incominciato a peggiorare fino a portarmi alla dialisi, ma io non la tolleravo molto».  «I medici ci hanno parlato della possibilità di trovare un donatore del rene in vita  - racconta Graziana - Mi sono subito offerta, senza esitazioni, nonostante il parere contrario di Mauro, volevo solo vederlo stare bene». Affrontano così tutte le procedure, gli esami per verificare la compatibilità e, con grande sorpresa dei medici stessi, Graziana è risultata compatibile al 110% nonostante il gruppo rarissimo di Mauro.

Lieto fine

Il 1 marzo scorso, dopo un lungo percorso, hanno così affrontato i due interventi all'ospedale Molinette di Torino. «I medici sono molto soddisfatti della riuscita dell'intervento, il rene ha funzionato fin da subito nella sala operatoria,  drenando come si deve. È stata un'esperienza tosta, ma bella». Mauro e Graziana non hanno avuto vita facile: Mauro per via della malattia era impossibilitato a vivere le sue giornate a pieno, le infinite cure, le rinunce e i sacrifici, le degenze all'ospedale con ricoveri molto lunghi, insomma un calvario. «Non ricordo quando sono stato bene così come adesso ed è solo passato un mese, mi sento completamente diverso, ho voglia di fare, non riesco a stare fermo. Ho proprio voglia di vivere», confida  emozionato Mauro. «Vederlo stare bene è il mio sogno che si realizza e mi ripaga di tutta la sofferenza passata in questi anni, lo farei ancora centomila volte» conclude Graziana.

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