L'assicurazione del Sindaco

Ponte sull'Orco, lavori conclusi entro fine maggio

Ma all’incontro pubblico a Cuorgné non sono mancate lamentele e recriminazioni da parte dei cittadini

Ponte sull'Orco, lavori conclusi entro fine maggio
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Ponte sull'Orco, i lavori dovrebbero concludersi entro fine maggio, così che il passaggio possa riaprire al traffico. La scorsa settimana all'incontro pubblico organizzato dal Comune e Città metropolitana nella ex Chiesa della SS Trinità a Cuorgné non sono mancate le polemiche.

Ponte sull'Orco

Entro fine maggio, forse anche prima, il ponte storico sull’Orco dovrebbe riaprire al traffico. È questa l’assicurazione che è arrivata la scorsa settimana durante l’incontro pubblico organizzato dal Comune e Città metropolitana nella ex Chiesa della SS Trinità. A interloquire con il pubblico, in realtà non così folto, il sindaco di Cuorgnè Giovanna Cresto, il collega di Condove, Jacopo Suppo, nel suo ruolo di vicesindaco metropolitano con le deleghe ai lavori pubblici, oltre al funzionario di Città Metropolitana, l’ingegner Matteo Tizzani, che si occupa di viabilità e trasporti e  il direttore dei lavori del cantiere del ponte Massimiliano Ferrari. Dopo gli interventi dal tavolo, che hanno cercato di spiegare le ragioni che hanno portato al ritardo nella conclusione dei lavori, quelle che, nell’intenzione della Cresto, sarebbero dovute essere delle domande del pubblico, ma che si sono velocemente trasformate in lamentele e recriminazioni per la stagione di lavori che coinvolge la città da ormai un anno e che, dopo il periodo buio del covid, avrebbe reso più difficile la ripresa del commercio. Che i cantieri al ponte stiano creando disagio e problemi al commercio è stato subito ammesso dal sindaco, che ha comunque ricordato l’importanza di questi lavori: «Il marciapiede era inadeguato, inutilizzabile da chi è in carrozzina o dalle mamme con passeggino e comunque a rischio incidenti. Non era da paese civile».

Le ragioni del ritardo

Suppo ha ricordato che il finanziamento per i lavori, 300 mila euro a cui si sono aggiunti 80 mila di Città Metropolitana, è stato concesso dalla Regione nel 2017 e il ritardo della partenza dei lavori, causa covid, li metteva a rischio. I problemi dei tempi, è quindi stato spiegato, sono derivati soprattutto dalla gestione dei sottoservizi (gas, acquedotto, acque nere, telefoni, elettricità…). «Inizialmente si pensava di spostarli in maniera temporanea sul ponte - ha spiegato Ferrari -, per poi risistemarli a ponte semi aperto Per alcuni abbiamo, invece, scoperto che era meglio effettuare immediatamente l’intervento completo. Questo ha cambiato i tempi previsti». Anche la necessità di riaprire il ponte per il periodo natalizio ha influito sulla tabella di marcia. Detto questo, la riapertura, almeno parziale, del ponte dovrebbe avvenire entro il 31 maggio, anche se gli oratori si sono detti convinti che possa avvenire anche una o due settimane in anticipo.

Commercianti sull'altolà

Le spiegazioni, però, non hanno cambiato il "fastidio" provato dai cittadini e commercianti presenti in sala. «Oggi c’erano due operai al lavoro: non si può aumentarli per velocizzare?» è stata una delle domande, alla quale è stato evidenziato che per ragioni tecniche e di sicurezza del cantiere ci sono dei limiti alle persone che possono agire sui pontili mobili, così come la normativa prevede che sui servizi possano intervenire solo chi li gestisce e questo crea la necessità di coordinare diverse ditte. I Commercianti hanno poi espresso il timore che gli abitanti delle valli abbiano ormai perso l’abitudine a passare per il centro città e si siano diretti verso altri punti commerciali. Ma il sindaco ha espresso ottimismo: «Sono convinta che le persone torneranno».

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