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Abbandono illegale di rifiuti, a San Benigno tre casi in pochi giorni

Se non è emergenza poco ci manca

Abbandono illegale di rifiuti, a San Benigno tre casi in pochi giorni
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Abbandono illegale di rifiuti, a San Benigno tre casi in pochi giorni. L'Amministrazione comunale: "Tolleranza zero".

Abbandono illegale di rifiuti

Tre casi in poche settimane: l’abbandono illegale di rifiuti a San Benigno è ormai un fenomeno al limite dell’emergenza. Pratica incivile il cui dilagare è certamente favorito dalla vasta estensione delle zone rurali di competenza comunale, nonché incentivata dall’evidente mancanza di scrupoli di alcune persone. Ma adesso l’Amministrazione comunale ne ha “le tasche piene”, come si suol dire, e intende applicare sempre più una linea di “tolleranza zero” nei confronti di questi comportamenti. Negli ultimi giorni l’Ispettore Ambientale di SETA (la società che si occupa della raccolta dei rifiuti in tutto il Consorzio di Bacino 16, che comprende anche San Benigno) sulla base di segnalazioni ha effettuato due sopralluoghi sul territorio.

I rilievi

Il primo si è svolto giovedì 20 marzo e ha rilevato un consistente abbandono in una strada agricola a lato dell’Autostrada A5 (ad Ovest); il secondo, tenutosi lunedì scorso (24 marzo), ha individuato un’analoga “discarica abusiva” su una stradina sterrata in via Chivasso (provinciale 87) poco distante dal cimitero cittadino. Per entrambi gli sversamenti sono stati compilati verbali notificati ai Carabinieri Forestali di Volpiano, coordinati dal Maresciallo Simone Orlandi, che attualmente stanno svolgendo le apposite indagini per risalire agli autori dell’abbandono. I quali, grazie agli indizi lasciati nelle aree incriminate, dovrebbero a questo punto avere i giorni contati.  Un terzo abbandono, rilevato su un’altra strada di campagna parallela alla SP87 in zona Le Mure (poco oltre lo stabilimento della Stellantis), potrebbe derivare dall’accumulo di materiali (tra cui, sembra, anche lastre di eternit) effettuato da chi si sta occupando di tagliare le sterpaglie nella piccola scarpata a lato della stradina. Ad un’ulteriore approfondimento, però, il cumulo è stato notificato alla Polizia Locale. Se il tratto risulterà essere di competenza provinciale, la rimozione dei rifiuti sarà a carico della Città Metropolitana.

Reato penale

Come si diceva sopra, il problema degli sversamenti abusivi è particolarmente sentito sul territorio di San Benigno, dove la frequenza di episodi simili risulta piuttosto elevata. «Vogliamo che sia chiaro che queste manifestazioni di inciviltà non sono assolutamente tollerate dalla nostra Amministrazione - riferisce Massimo Revello, consigliere comunale con deleghe alla gestione dell’igiene urbana -. Con gli organi di Polizia di Sicurezza e Polizia giudiziaria, Seta e la nostra Polizia locale collaborano al fine di individuare anche con pochi elementi, gli autori di una tipologia di reato che, è opportuno ricordarlo, ora non è più civile ma penale».

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