L'intervento

Gatto sottratto a una famiglia volpianese: Cookie, la forza della vita

Il micio è stato preso in cura dall'Associazione Le Sfigatte e dal medico veterinario Eleonora Airola.

Gatto sottratto a una famiglia volpianese: Cookie, la forza della vita
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Gatto sottratto a una famiglia volpianese: Cookie, la forza della vita. Il micio è stato preso in cura dall'Associazione Le Sfigatte e dal medico veterinario Eleonora Airola.

Gatto sottratto a una famiglia volpianese

Era denutrito e disidratato, ricoperto di pulci e con il muso completamente sfigurato da un carcinoma. Quando il 26 febbraio scorso Cookie, un gatto di circa due anni dal pelo bianco, è stato recuperato dalle guardie zoofile si trovava in queste precarie condizioni. I suoi proprietari, madre e figlio residenti a Volpiano, sono stati denunciati con l’accusa di maltrattamenti di animale. Oggi, grazie anche alla tenacia dell’associazione “Le Sfigatte” e al lavoro del medico veterinario Eleonora Airola, per Cookie è iniziata una nuova vita, pur con tutte le difficoltà di una prognosi decisamente infausta.

La storia di Cookie

“Il povero gatto – racconta l’associazione – era in condizioni pietose. Purtroppo la veterinaria ha confermato la nostra ipotesi: carcinoma squamocellulare in stadio molto avanzato, incurabile. Ma a volte l'attaccamento alla vita, va oltre ogni probabilità”. Già, perché grazie alle cure mediche della dottoressa e all’amore dei volontari dell’associazione, Cookie ha stupito tutti. “Mi sono più volte confrontata con diversi colleghi – spiega la veterinaria Eleonora Airola – ed è stato escluso l’accanimento terapeutico. Dopo un mese e mezzo, il gatto si nutre da solo, si pulisce per quel che può e fa le fusa. La prognosi rimane, ma oggi Cookie sta conducendo una vita dignitosa. Dai primi sintomi della malattia erano già passati almeno 6 mesi”.

Per "dare una zampa"

Attualmente, è in stallo da una volontaria. I medici lo monitorano costantemente e finché non ci sarà sofferenza si sceglierà la strada della vita. L’associazione “Le Sfigatte” ha anche lanciato un appello. “Gli esami alla clinica di Grugliasco e le cure e la terapia sono costate circa 2mila euro; la nostra associazione si costituirà parte civile, una volta a processo, perché la storia di questo gatto invincibile non venga mai dimenticata”. Sono tanti i canali a disposizione di tutti coloro che volessero dare una “zampa” all’associazione: dal bonifico al sistema PayPal fino a SatisPay. Per maggiori informazioni, visitate la pagina Facebook dell’associazione e il sito internet lesfigatte.it.

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