San Benigno

Spacca il naso al rivale in amore: ha 16 anni

Lo aspettano fuori da scuola e lo picchiano: 30 giorni di prognosi.

Spacca il naso al rivale in amore: ha 16 anni
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Spacca il naso al rivale in amore è successo fuori da una scuola di San Benigno.

Spacca il naso al rivale in amore

Lite per una ragazza, 16enne finisce in ospedale con il setto nasale rotto. Denunciato il giovane aggressore. Una storia di purtroppo «ordinario» bullismo tra adolescenti è quella accaduta lo scorso 21 gennaio a San Benigno, realtà nel cuore del basso Canavese. A scatenare il violento raid sarebbe stato, secondo quanto ricostruito dai Militari dell'Arma di Volpiano, agli ordini del luogotenente Marco Scacco, uno sguardo e una innocente carezza della vittima ad una compagna di scuola, fidanzata dell’autore del pestaggio.

L'ultima campanella

L'aggressione, infatti, si è consumata dopo il suono dell'ultima campanella in una zona non troppo distante l'ingresso del Centro di formazione salesiana di San Benigno Canavese. Dopo aver saputo del tentato approccio alla propria fidanzata, il «bullo», pure lui 16enne che risiede in un comune dell'Alto Canavese e frequenta un istituto scolastico a Settimo Torinese, avrebbe organizzato una vera e propria spedizione punitiva, coinvolgendo altri quattro amici. Insieme a questi ultimi (poi risultati estranei all’aggressione) avrebbe atteso la vittima fino al termine delle lezioni per poi trascinarla in un vicolo lì vicino con la scusa di «dover parlare».

Dalle parole ai fatti

Qui la discussione è subito degenerata, passando rapidamente dalle parole ai fatti. L'aggressore, infatti, ha cominciato ad insultare pesantemente lo studente sanbenignese, quindi lo ha colpito con diversi pugni in pieno volto. A salvare dalle botte la vittima ci ha pensato l'intervento di un professore che aveva notato i ragazzi allontanarsi in gruppo verso il vicolo. Il malcapitato 16enne è salito sul treno e tornato a casa con il volto tumefatto. I genitori dell’allievo canavesano si sono subito accorti dell'accaduto.

Un mese di prognosi

Prima hanno accompagnato il figlio all'ospedale di Ivrea per tutte le cure del caso (una trentina di giorni di prognosi per il giovane che ha riportato, oltre alla frattura del setto nasale, anche diversi traumi) e poi si sono recati in caserma, dai Carabinieri, per sporgere regolare denuncia. Da qui sono immediatamente partite le indagini dei militi della stazione di Volpiano, che si sono concluse rapidamente con l'individuazione del presunto responsabile. Fondamentali le testimonianze raccolte e le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Del tutto estranea ai fatti la scuola di piazza Guglielmo da Volpiano, dal momento che l'aggressione è avvenuta ben a distanza dall'istituto.

Giornata contro il bullismo

Proprio oggi, domenica 7 febbraio ricorre la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo: quest’anno la Regione Piemonte, attraverso un bando per la progettazione di interventi contro il bullismo, ha messo a disposizione 100 mila euro per gli istituti polo della formazione, ovvero le scuole che sono dei riferimenti istituzionali rispetto alla formazione docenti di tutte le autonomie scolastiche dei loro territori: pertanto, le ricadute dei progetti formativi finanziati si estenderanno potenzialmente sull’intero territorio regionale. Potranno partecipare ai corsi di formazione tutti i docenti di scuole di ogni ordine e grado.

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