San Benigno

Guglielmo da Volpiano "torna" a Fruttuaria

Presentata la riedizione del libro di monsignor Debernardi sul fondatore dell’abbazia

Guglielmo da Volpiano "torna" a Fruttuaria
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Guglielmo da Volpiano fa simbolicamente ritorno nella sua Abbazia di Fruttuaria per la presentazione della seconda edizione (a distanza di 32 anni) del libro a lui dedicato "Un monaco per l'Europa", scritto a quattro mani da monsignor Pier Giorgio Debernardi e dallo studioso Stefano Benedetto.

Guglielmo da Volpiano

É stato un solenne invito a riscoprire le proprie radici l’evento di presentazione della seconda edizione di «Un monaco per l’Europa», libro (in due volumi) scritto a quattro mani da monsignor Pier Giorgio Debernardi e Stefano Benedetto e dedicato alla figura di Guglielmo da Volpiano, santo fondatore, nell’anno 1000, della prima Abbazia di Fruttuaria. E l’incontro non poteva che svolgersi proprio nella celebre basilica sanbenignese, alla presenza di un pubblico numeroso e attento, dell’abate don Mario Viano, di rappresentanti della Curia e dell’Amministrazione comunale.

Un monaco per l'Europa

Il titolo dell’opera presenta senza dubbio una doppia chiave di lettura, che passa per una duplice interpretazione della preposizione “per”: Guglielmo ha sì attraverso l’Europa, ma si è anche “donato” all’Europa, animato da un grandissimo desiderio di fare del bene. Dopo l’intervento del coautore Benedetto, che ha ripercorso la genesi della ricerca, è stato riprodotto un filmato inviato da Debernardi dal Burkina Faso (dove l’ex abate di Fruttuaria ed ex vescovo di Pinerolo conduce da anni un’attività missionaria), con un breve ma pregnante commento sulla riedizione del testo.

Un premio per meriti culturali

La parola è poi passata a Marco Notario, storico di San Benigno, e infine ad Alfredo Lucioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha tenuto una relazione sul monachesimo medievale. Per l’importanza dei suoi studi sul monaco fruttuariense, al termine della serata Lucioni, visibilmente emozionato, è stato insignito del primo premio «Guglielmo da Volpiano» dall’omonimo centro culturale. Lucioni ha voluto terminare ricordando a tutti i sanbenignesi la giaculatoria che si usava recitare a Fruttuaria: "Signore per la fede di Guglielmo nostro padre fa' di noi ciò che tu sai".

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