Levone

L’ambulanza mitragliata scatena le polemiche

Il sindaco Gagnor: «L’esposizione è un monito contro la violenza, un invito alla pace e alla solidarietà»

L’ambulanza mitragliata scatena le polemiche
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L’ambulanza mitragliata scatena le polemiche. Simbolo tangibile dell’orrore della guerra in Ucraina è stata mostrata in piazza dal 21 al 23 maggio.

L’ambulanza mitragliata scatena le polemiche

L’ambulanza mitragliata a Kharkiv, simbolo tangibile dell’orrore della guerra in Ucraina, è arrivata ed è stata esposta al pubblico a Levone nel parco della Villa Comunale dal 21 al 23 maggio. Non sono però mancate le critiche, ma andiamo con ordine. A settembre del 2022, l’ambulanza era stata bersagliata da proiettili e schegge di missili mentre prestava soccorso nella regione di Kharkiv, diventando così un emblema della brutalità della guerra.

Il sindaco Gagnor

Perché il sindaco Massimiliano Gagnor l’ha voluta a Levone ce lo spiega ricordando che: «A marzo 2022, a guerra appena scoppiata, Levone aveva accolto dieci rifugiati ucraini, per lo più donne, ex bambine ospitate 30 anni fa per il soggiorno terapeutico dopo l'incidente della centrale nucleare di Chernobyl. Questo gesto di accoglienza sottolinea il legame duraturo e la solidarietà tra le comunità di Levone e Kharkiv. L’esposizione dell’ambulanza mitragliata a Levone è un monito contro la violenza e un invito alla pace e alla solidarietà.  Inoltre, in vista della partenza della prossima missione, l'associazione “La Memoria Viva” con Roberto Falletti ha raccolto materiali di vitale importanza». Le polemiche a mezza voce sull’iniziativa non sono mancate tanto che Laura Allice il vice sindaco è dovuta intervenire direttamente sulla sua pagina di Facebook: «Eccola qui, la foto incriminata – Sono i bimbi che guardano l’arrivo del mezzo -  Posso rassicurare tutti sulla serenità dei nostri figli dopo aver assistito all’arrivo dell’ambulanza ucraina. Se questo era il cruccio… Le cose brutte esistono, così come esistono i cattivi nelle fiabe. Il nostro ruolo di genitori ci impone di trovare il coraggio, il modo, le parole giuste per spiegare in modo adeguato anche le cose difficili. A Levone da un giorno all'altro abbiamo ospitato 4 amici ucraini che sono stati da noi per fuggire alla guerra e alle sue atrocità. L’ambulanza era un grido di Pace contro tutte le guerre nel mondo».

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