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A San Benigno presto al via nuovi lavori alle scuole
si tratta dei lavori di messa a norma e in sicurezza, e di sostituzione delle pavimentazioni similviniliche con nuove pavimentazioni “resilienti” nella scuola media di corso Italia
A San Benigno presto al via nuovi lavori alle scuole. si tratta dei lavori di messa a norma e in sicurezza, e di sostituzione delle pavimentazioni similviniliche con nuove pavimentazioni “resilienti” nella scuola media di corso Italia.
A San Benigno presto al via nuovi lavori alle scuole
Sono stati annunciati da tempo, ma ora la Giunta comunale di San Benigno ne ha approvato il progetto definitivo: si tratta dei lavori di messa a norma e in sicurezza, e di sostituzione delle pavimentazioni similviniliche con nuove pavimentazioni “resilienti” nella scuola media di corso Italia. Se, quindi, solamente due settimane fa veniva re-inaugurato l’Auditorium, rinnovato e ammodernato, ora l’istituto si prepara ad essere nuovamente oggetto di massicci inerenti, volti al miglioramento degli spazi educativi.
Il progetto
L’elaborazione del progetto è stata affidata all’ingegner Massimiliano Ferrari di Castellamonte, per un importo di circa 15 mila euro, mentre l’intervento complessivo costerà 205 mila euro. Di questi, circa 158 mila derivano da contributi assegnati al Comune di San Benigno per la rimozione di manufatti contenenti amianto. I lavori inizieranno a breve, per concludersi, secondo le previsioni dell’Amministrazione, non oltre il prossimo ottobre, e richiedendo uno sforzo logistico consistente per consentire il proseguimento della normale attività didattica in contemporanea all’avanzamento del cantiere, come evidenziato tanto dal sindaco Alberto Graffino quanto dalla dirigente scolastica Cosetta Borelli.
Le parole della dirigente scolastica
La dirigente scolastica, in occasione dell’inaugurazione dell’Auditorium aveva da una parte sottolineato la sinergia con l’Amministrazione comunale, dall’altra ringraziato i docenti e il personale Ata per l’impegno e la collaborazione dimostrati nei momenti in cui lo svolgimento dei lavori avrebbe potuto creare disagi agli studenti. «Non possiamo chiudere la scuola - aveva detto la dirigente - noi dobbiamo garantire l’istruzione, diritto fondamentale e costituzionale, senza perdere le occasioni di rinnovamento».
