Inciviltà

Abbandono di rifiuti: il triste spettacolo di via Valperga

Plastica di ogni tipo, bottiglie e copertoni affollano la Strada Provinciale 13.

Abbandono di rifiuti: il triste spettacolo di via Valperga
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Abbandono di rifiuti: il triste spettacolo di via Valperga. Plastica di ogni tipo, bottiglie e copertoni affollano la Strada Provinciale 13.

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Abbandono di rifiuti

Ogni giorno si parla di rispetto della nostra «madre terra», della necessità di non inquinare e di imparare a differenziare sempre meglio, in maniera da evitare che l'abbandono di rifiuti porti alla saturazione delle discariche. Tavole rotonde, incontri internazionali, campagne di sensibilizzazioni si rivelano però del tutto inutili se, nel quotidiano, ognuno di noi non fa la propria parte. Appare una partita persa in partenza se non siamo noi i primi a rispettare il territorio in cui viviamo.

La situazione in via Valperga

Dalle colonne de «Il Canavese» continuiamo purtroppo a segnalare situazioni davvero riprovevoli, che confermano come ci sia ancora troppa ignoranza e tanto da fare. Questa volta al centro della nostra «lente d’ingrandimento» c’è via Valperga, il tratto della Strada Provinciale 13 che appunto da Valperga porta sino a Busano. Uno spazio viario che interessa i comuni pure di Pertusio, San Ponso e Rivara, dove il flusso di mezzi e persone risulta notevole. Purtroppo nelle prime centinaia di metri che dalla rotonda che porta a San Ponso e Pertusio, la cosiddetta «Rocchetta» è luogo attualmente dove si trova ogni tipo di rifiuto. Plastica a go go, in particolare imballaggi e tantissime bottiglie, ma anche «scheletri» di ombrelloni, bidoncini di plastica integri e non, carta, pure alcuni documenti. Se non bastasse, poi, contenitori di vetro, scatolame ma anche un borsone ed un cartone intero di bottiglie (per di più perfettamente tappate) contenenti quella che sembra essere... della salsa di pomodoro.

Un pessimo biglietto da visita

Tutto ciò abbandonato a poche decine di metri dalla strada. Che dire dei pezzi di copertone di un camion, o delle tante mascherine usate nel periodo della pandemia gettate a bordo della carreggiata. Uno spettacolo pessimo, che conferma come questa non sia certo una «bella cartolina» per una zona che vorrebbe puntare sul turismo.

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