Omicidio Radici, recuperata l'arma del delitto

E' stato lo stesso Laforè a indicare il luogo agli inquirenti. La pistola risulta rubata.

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I carabinieri hanno rinvenuto questa mattina nei boschi di Scarmagno la pistola utilizzata da Giuseppe Laforè per commettere l'omicidio Radici.

Omicidio Radici

Giuseppe Laforè, arrestato la settimana scorsa per l'omicidio dell'ex suocero Laurent Radici ha fatto ritrovare agli inquirenti l'arma del delitto. Questa mattina alle 10.30 in località Masero, a Scarmagno gli artificieri del comando provinciale Torino, in collaborazione con i colleghi di Ivrea e Strambino hanno recuperato in un'area boschiva la pistola.

I fatti

Laforè dopo aver sparato all'ex suocero al termine dell'ennesima lite davanti alla sua abitazione di San Giorgio il 10 gennaio 2019, ha messo la pistola,  una “smith e wesson” cal. 22, con serbatoio e sei colpi, in una busta e l'ha gettata nei boschi di Scarmagno poi si è dato alla fuga. Solamente giovedì scorso, dopo una settimana di latitanza, braccato dagli inquirenti, si è costituito presso il comando dei carabinieri Oltredora a Torino.

Dai primi accertamenti la pistola, rinvenuta in buono stato conservazione, risulta rubata.

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